In Sardegna

Milioni di metri cubi d’acqua a mare. Pili: “Ecco la vergognosa situazione di un’Isola assetata”

La denuncia dell’ex deputato sardo, Mauro Pili: “Spreco di prezioso liquido a danno dei sardi”

Milioni di metri cubi d’acqua a mare. Pili: “Ecco la vergognosa situazione di un’Isola assetata”

Di: Alessandro Congia


Cosa sta succedendo nel cuore della Barbagia, dove paradossalmente l’acqua viene scaricata a mare, nonostante il malessere sociale che aleggia nei territori assetati. Un lungo dossier, con foto e video, è stato preparato dal leader di Unidos, Mauro Pili, che attacca senza risparmiare colpi i vertici di Abbanoa. 

"Ecco la diga del Govossai – accusa Pili – esistono gli impianti di interconnessione tra la diga del Govossai e la diga di Olai, a quattro chilometri, che sono stati letteralmente abbandonati dal gestore idrico dell’Isola, la diga di Olai è vuota, tutto il resto sono chiacchiere in libertà, questi sono i fatti – denuncia l’ex deputato sardo - esiste la connessione tra i due bacini idrici più alti della Sardegna, indispensabili per l'approvvigionamento idropotabile dei comuni nuoresi. Gli impianti di Pratobello sono stati completamenti abbandonati e vandalizzati, portati via tutti i quadri elettrici e la struttura è alla mercé di chiunque, a chi dice che l'acqua venga lasciata al suo decorso naturale racconta il falso solo con l'obiettivo di nascondere la realtà dei fatti. Quella connessione tra la diga piccola e quella più grande era stata concepita proprio per evitare quello che sta accadendo in questi giorni, gran parte di quell'acqua sarà buttata e non potrà essere riutilizzata per le esigenze idropotabile del territorio
e qualcuno cerca di nascondere questa vergogna – accusa con toni polemici Mauro Pili - ecco come Abbanoa ha mantenuto gli impianti di connessione tra la diga del Govossai e quella di Olai, ecco perchè sta scaricando a valle senza alcun criterio, sprecando immensi quantitativi d'acqua che sarebbero stati importantissimi per riempire la diga di Olai ferma ad appena il 25% della sua capacità , una gestione devastante che lascia comprendere tutti i maldestri tentativi di manipolare le notizie e cercare di giustificare ciò che non è giustificabile”.

LA VICENDA.  “Abbanoa sta buttando via migliaia di metri cubi di ottima acqua dalla diga del Govossai per negligenza e incapacità. Abbanoa ha lasciato devastare gli impianti di connessione tra la diga del Govossai e quella di Olai, butta l’acqua a mare perché non ha mai fatto gli interventi richiesti dal servizio dighe, dal ministero emergono le schede sulle dighe da cui si evince che Abbanoa non ha presentato nessun progetto. Siamo dinanzi ad un governo irresponsabile della risorsa pubblica considerato che quei milioni di metri cubi d’acqua che si stanno buttando via non potranno mai essere tutti recuperati considerato che la dispersione sarà rilevantissima lungo percorsi tortuosi e accidentati e anche carsici per molti versi. La decisione di buttare quell’acqua non è certo una scelta lungimirante come, invece, un ridicolo comunicato di Abbanoa vuol far credere, ma è la conseguenza della distruzione degli impianti di connessione e dalla mancanza di progetti per risanare le due dighe come si evince dalle carte del ministero delle infrastrutture. Non solo Abbanoa non ha presentato alcun progetto al Ministero delle infrastrutture e al servizio nazionale dighe per risolvere i problemi di riempimento degli invasi ma ha lasciato andare in malora gli impianti di sollevamento e connessione dalla diga Govossai verso quella di Olai. Tutto questo nonostante la situazione drammatica fosse stata prevista con largo anticipo”.

Lo ha denunciato stamane il leader di Unidos Mauro Pili, che da presidente della regione aveva pianificato e realizzato le connessioni tra bacini idrici, dopo un sopralluogo sulle dighe di Govossai a Fonni e Olai ad Orgosolo.

“Sarebbe bastato metter mano agli impianti di sollevamento per evitare questo scempio dell’acqua buttata via che rappresenta la più eloquente immagine del disastro gestionale di Abbanoa. Acqua di qualità – ha detto Pili - che anziché essere incamerata nella diga di Olai che ha una capienza autorizzata di 9 milioni di metri cubi d’acqua viene buttata via senza alcun tipo di salvaguardia di quel bene. Solo degli stolti posso credere alla messa in scena di acqua che viene restituita all’alveo del fiume. E’ semplicemente falso. La realtà si evince dopo il sopralluogo che ho effettuato all’impianto di connessione e sollevamento di Pratobello dove la devastazione dei quadri elettrici e l’incuria generalizzata sono la corretta rappresentazione della negligenza alla base di questo spreco d’acqua. Le dighe di Olai e Govossai hanno una destinazione prettamente idropotabile anche per le caratteristiche delle acque facilmente potabilizzabili mentre il risultato è che una delle due dighe quella maggiore resta vuota. A questo si aggiunge quanto emerge dai report ufficiali del ministero delle infrastrutture con Abbanoa responsabile di non aver trasmesso i progetti al servizio dighe del ministero e di non aver avviato interventi in tal senso”.

“Per la diga sul Govossai sono indispensabili da anni interventi di messa in sicurezza statica ed idraulica, di interventi di manutenzione straordinaria sulle apparecchiature elettromeccaniche, sulla casa di guardia e sugli impianti elettrici e di illuminazione. La diga di Govossai è una diga a gravità ordinaria in muratura di pietrame granitico e malta di cemento,alta circa33 me destinata a realizzare un invaso di circa 3 Mc ad uso potabile. L’opera è stata ultimata nel 1955 ma gli invasi sperimentali sono fermi alla quota autorizzata di 905 mt. s.m. (quota di massima regolazione 918.12 mt s.m.)”. "Dai report del Ministero emerge che nessun progetto è agli atti dell’UTD di Cagliari e della DG Dighe. Questo è l’unico vero motivo per il quale si sta buttando l’acqua: negligenza e incapacità. E se non ci saranno interventi rapidi di ripristino delle connessioni – ha concluso Pili - Unidos è pronto ad azioni di denuncia ancora più decise”.

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