Bonorva

Presentato il piano di Protezione Civile Sovracomunale dell’Unione dei Comuni del Meilogu

Il Presidente Salvatore Masia: «Un servizio che può dare il massimo risultato solo se i Comuni sono uniti»

Presentato il piano di Protezione Civile Sovracomunale dell’Unione dei Comuni del Meilogu

Di: Antonio Caria


Un importante passo in avanti per la sicurezza e la salvaguardia del territorio del Meilogu. Questa mattina è stato presentato a Bonorva, presso la sede dell’Unione dei Comuni, il piano di Protezione Civile Sovracomunale.

Un lavoro portato avanti in maniera compatta dai Sindaci dei tredici Comuni aderenti che ha permesso di arrivare all’inizio di questo percorso. Come rimarcato dal presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu e primo cittadino di Cheremule, nella scorsa estate è stato pubblicato un bando per il reclutamento di volontari da inserire all’interno della Protezione Civile. Quest’ultima, a suo modo di vedere, «forse nel Meilogu, per come dovrebbe essere gestita, non esiste».

Per quanto riguarda i volontari, gli stessi saranno sottoposti a una fase di formazione, fondamentale per questo tipo di attività. Gli stessi dovranno collaborare con le varie Associazioni e le compagnie barracellari attive nel territorio. Anche i cittadini potranno avere un ruolo importante nello svolgimento di queste funzioni. Gianni Spanu sarà il responsabile del Nucleo di protezione Civile dell’Unione.

Inoltre, Masia ha fatto un accenno all’importanza della compattezza che deve esserci tra i Sindaci in quanto questo servizio «può dare il massimo risultato solo se i Comuni sono uniti». Un progetto che, a suo modo di vedere, può essere esteso anche alle altre Unioni.

Un altro tassello del puzzle è stato quello di mettere a disposizione una sala arredata e dotata di tutti  che diventerà il centro operativo della Protezione Civile. Inoltre, ci saranno da attivare dei ponti radio e dei numeri verdi. Si è anche deciso di incrementare anche il parco macchine. Ribadita l’importanza della Collaborazione con l’agenzia Forestas, già attiva nel Meilogu a Monte Traessu, Mariani e Su Padru.

Per il presidente Masia, l’idea è quella di associare questo nucleo di volontari alla S.o.g.i.t (Ordine di Soccorso dei Cavalieri di San Giovanni).

L’ingegner Giampiero Lavena, che si sta occupando di stilare questo piano, ha parlato della complessità del sistema della Protezione Civile, strutturato e articolato che coinvolge ogni tipo di soggetto. Anche lui ha rimarcato l’importanza della sinergia che si deve creare fra i vari Enti. Per Lavena, «un livello sovracomunale di organizzazione garantisce una possibilità di intervento impensabile a livello comunale». Un accenno al Piano, che contiene una parte introduttiva con l’analisi del territorio interessato. In conclusione, Lavena ha sottolineato la sua volontà di presentare il piano di massima entro due settimane e «nell’arco di un tempo limitato, si può presentare un piano definitivo».

Dopo l’intervento di Giovanni Mariano (Rappresentante della S.o.g.i.t), che ha fatto un excursus delle attività fatte in Sardegna, specie nel Goceano, da quest’Associazione (nata in Sardegna nel 2015 e circa 230 volontari), hanno preso la parola il dottor Mauro Merella (Direttore Servizio Pianificazione e Gestione dell’Emergenza della Direzione Generale della Protezione Civile regionale), l’ingegnere Antonio Usai (Responsabile Settore Pianificazione), il geometra Sergio Carrus (Responsabile Settore Volontariato) e Silvestro Frau (piattaforma ZeroGis).

Merella ha illustrato la normativa vigente in materia di Protezione Civile e ha voluto dare alcuni suggerimenti per una migliore applicazione del Piano. Usai ha, invece, ha posto l’accento sull’importanza di questa pianificazione sovracomunale, che deve essere conosciuto alla perfezione sia dalle strutture comunale sia da ogni singolo cittadino.

«Si potranno impiegare volontari e inserirli nel piano comunale solo quando questa organizzazione sarà iscritta all’elenco regionale de volontariato della Protezione Civile con una procedura abbastanza snella», queste le parole di Carrus che ha fatto una distinzione tra cos’è un’Associazione di volontariato e cos’è un gruppo. Per lui, «il volontariato è importante nelle attività di prevenzione, di informazione della popolazione, di divulgazione della cultura di Protezione civile, di presidio del territorio e da coinvolgere nella pianificazione comunale o intercomunale e nell’aggiornamento del piano». Ribadita l’importanza delle specializzazioni e delle esercitazioni dei volontari.

Frau ha spiegato le finalità della piattaforma web “ZeroGis”, attivata a febbraio nel 2015. All’interno della stessa possono accedervi i Comuni, con più profili in base al numero degli abitanti. Nella stessa, utilizzabile da qualsiasi parte si trova l’utente, sia con tablet che con smartphone, sono raccolti tutti i dati di Protezione Civile che vengono inseriti e, automaticamente, condivisi con tutti.

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