Sinnai

Su Cranovali Sinniesu 2018: fine settimana all’insegna del divertimento e del folklore. IL PROGRAMMA

Domenica appuntamento con le pariglie, acrobatiche evoluzioni di amazzoni e cavalieri in corsa sui cavalli

Su Cranovali Sinniesu 2018: fine settimana all’insegna del divertimento e del folklore. IL PROGRAMMA

Di: Alessandro Congia


Il Comune di Sinnai, l’associazione turistica Pro loco Sinnai e le associazioni Is Basonis e Is Cerbus, presentano Su Cranovali Sinniesu 2018, due giornate all’insegna del divertimento e del folklore.

Sabato 17 febbraio, a partire dalle 15, spazio alla sfilata in maschera: da piazza Funtanalada il corteo di carri allegorici e maschere sfilerà per le vie del paese fino a raggiungere piazza Sant’Isidoro, dove verranno anche premiati i carri e le migliori maschere singole e di gruppo. 

Domenica 18 sarà un’intera giornata alla riscoperta delle antiche tradizioni locali legate alle evoluzioni a cavallo e alla parodia della caccia al cervo. In località Bellavista, a partire dalle ore 10, saranno protagoniste Is Pariglias, le acrobatiche evoluzioni di amazzoni e cavalieri in corsa sui cavalli, organizzate come sempre dall’associazione equestre Is Basonis. Torneranno i bambini del Giara Club di Oristano coi tamburini, mentre i gruppi dei pariglianti adulti saranno: Assemini, Fonni, Norbello, Oristano capitanato da Davide Fiori, Ollolai e Oristano capitanato da Daniele Mattu. Eleganti e spericolati allo stesso tempo, daranno prova di destrezza ed equilibrio in piedi sui cavalli.  A seguire, si svolgerà la consueta Pentolaccia: in sella ai propri destrieri, una decina di fantini sinnaesi proveranno a colpire le pentole colme di sorprese per loro e per il pubblico.

«Siamo orgogliosi di avere riportato in auge una tradizione molto sentita dalla comunità sinnaese», ha spiegato il presidente de Is Basonis Davide Oghittu. Le pariglie di Sinnai furono tra le più apprezzate nel panorama regionale, specialmente negli anni ’60 e ’70 quando venivano collezionati importanti premi e riconoscimenti (fra gli ex pariglianti si ricordano Giuseppe Alba, che ha fatto da maestro agli altri, suo figlio Francesco, Nino Sotgiu, Francesco Lepori, Cosimo Orrù, Clemente Cocco, Salvatore Orrù, e Carlo Pilleri).

I festeggiamenti del carnevale si sposteranno, nel pomeriggio, per le vie del centro storico e in piazza Santa Vittoria, dove dalle ore 14 circa l’associazione Is Cerbus, presieduta da Maurizio Manca, inizierà con la vestizione delle maschere locali - animali, battitori e cacciatori -, che subito invaderanno le strade in modo goliardico e chiassoso. Insieme a loro, alcune maschere scelte e invitate dalla Pro loco: Su Sennoreddu e sos de S’iscusorzu di Teti, i Cambas de Linna di Guspini, S’urtzu e sa mamulada di Seui e S’urtzu e su pimpirimponi di Sadali. Non è la prima volta che la Pro Loco apre il carnevale sinnaese ad altre maschere etniche: già negli anni scorsi l’associazione turistica presieduta da Andrea Cardia coinvolse altri gruppi sardi nell’ottica di incentivare lo scambio sociale e culturale fra Sinnai e gli altri centri dell’isola.

Dalle 16, quindi, i festeggiamenti convoglieranno in piazza Sant’Isidoro per su mattoni, l’antica caccia al cervo con is cerbus e is cerbixeddus (i bambini): l’atavico rito propiziatorio per il sostentamento degli uomini andrà avanti fino a che anche l’ultimo animale non cadrà esamine. A seguire i balli, con zeppole e moscato per tutti.

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE. «La scelta di celebrare il carnevale in due giorni consecutivi deriva dalla volontà dell’amministrazione comunale di creare un’interessante occasione per accogliere i turisti presso le strutture ricettive del paese», ha spiegato il sindaco Matteo Aledda. Non solo: anche quest’anno molti locali hanno aderito all’iniziativa proponendo un menù turistico a pranzo in modo da trattenere il maggior numero di visitatori. «Ciascuno col proprio menù, si sono impegnati quasi tutti i ristoratori di Sinnai, – ha commentato Stefania Atzeri, assessore al Turismo, Spettacolo, Commercio, Tradizioni – segno che Su Cranovali Sinniesu è un importante appuntamento anche per dare un importante impulso all’economia locale, specialmente nei mesi scoperti dal turismo balneare».

Ma c’è di più: Su Cranovali Sinniesu è prima di tutto tradizione, cultura e condivisione. «Le tradizioni sono la nostra linfa vitale – ha aggiunto l’assessore – e il carnevale è diventato ormai un appuntamento attesissimo a Sinnai, sia per il pubblico che per l’enorme macchina organizzativa che parte dal Comune, Pro Loco e associazioni per arrivare ai numerosissimi volontari. Il nostro obiettivo è affermarci come meta per il periodo carnevalesco sardo, e aprire le porte del paese anche per le altre tradizioni che ci contraddistinguono».

LA PRO LOCO. L’associazione Pro Loco Sinnai nacque il 3 agosto 1979 con il compito di provvedere al miglioramento e allo sviluppo turistico del territorio locale, tutelare e migliorare il patrimonio paesaggistico, monumentale e artistico, assumere e promuovere iniziative intese a preservare e diffondere le tradizioni culturali e folcloristiche della località e richiamare ospiti e favorirne le condizioni di soggiorno.  Svolge attività intese a richiamare l’attenzione delle competenti autorità su specifici problemi locali le cui soluzioni apportino direttamente o indirettamente un beneficio alle attività turistiche locali. Il presidente Andrea Cardia, con l’intero direttivo e i soci, cercano con il loro lavoro di  sensibilizzare la popolazione residente nei confronti del fenomeno turistico. L’obiettivo principale della Pro Loco, e di conseguenza dell’amministrazione comunale, è quello di mostrare il territorio comunale nella sua interezza ai turisti che vengono ospitati nel territorio sinnaese, durante tutte le stagioni dell’anno.

IS BASONIS. L’associazione equestre è nata ufficialmente il 25 giugno 2009 e dal 2010 organizza Is Pariglias ma non solo: lungo questi anni ha realizzato diverse manifestazioni come trekking a cavallo e il battesimo della sella; ha collaborato con Bios e col Museo Civico, ha partecipato alle Pariglie di altri paesi e alle corse autorizzate di Villacidro, e ricoperto ruoli importanti all’interno di altre manifestazioni equestri. Il nome vuole essere un omaggio al ruolo dei “basonis”, gli uomini che, in sella al cavallo, dirigevano le mandrie. Tanto è importante il ruolo del cavallo all’interno dell’associazione che, da quest’anno, potranno proporre anche la monta da lavoro: sempre nella località Bellavista stanno iniziando infatti i lavori per la realizzazione di un campo da lavoro. 

IS CERBUS. L’associazione culturale si è costituita a Sinnai nel dicembre del 2007 con lo scopo di conservare e divulgare la tradizione carnevalesca sinnaese, appunto la maschera de “Is Cerbus”. Tradizione ancestrale di cui si hanno rilevanti cenni scritti a partire dal XVIII secolo e che, fino alla costituzione dell’associazione, è stata tramandata da gruppi spontanei i quali, seppure in forme più o meno importanti, hanno avuto il gran merito di garantirne la continuità. Secondo i cenni storici, l’evento principale del Carnevale si svolgeva a Sinnai “su lunis de agoa”, ovvero il lunedì precedente il martedì grasso, nel quale veniva simulata una vera e propria caccia grossa in cui battitori (canaxius) e cani setacciavano le vie del paese alla ricerca de is cerbus (ovviamente uomini mascherati da cervo, ma anche da cinghiale) col compito di stanarli e spingerli verso i cacciatori (is cassadoris) solitamente appostati nelle vie del centro, dove cervi e cinghiali venivano puntualmente abbattuti, ottenendo la supremazia sul malvagio e festeggiando puntualmente con zeppole e danze. La maschera partecipa a numerose sfilate carnevalesche che si svolgono in tutta la Regione sia nel periodo tradizionale, sia in estate come attrattiva per i turisti. L’abbigliamento del costume è composto generalmente da pantaloni in velluto, scarpe in pelle da campagna (cosingius) e maglia nera; a seconda della maschera si indossano pellicce di pecora, campanacci, gambali e berrita per is canaxius; pellicce di capra, corna di cervo e pellicce di cinghiale per cerbus e sribonis; gilet e copricapo in velluto, camicia e finto fucile per i cassadoris, più altri accessori individuali di chiara estrazione etnica.

 

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