Martis

Terza edizione di “L’ischis ma no l’ischis”: domenica 17 dicembre l’appuntamento conclusivo delle attività dell’Is.Be.

L'Istituto Camillo Bellieni di Sassari presenta i risultati dei corsi di lingua e cultura sarda realizzati quest’anno in almeno venti comuni dell’isola

Terza edizione di “L’ischis ma no l’ischis”: domenica 17 dicembre l’appuntamento conclusivo delle attività dell’Is.Be.

Di: Antonio Caria


Domenica 17 dicembre, il Centro polivalente “Sa tanca de Idda” di Martis ospiterà la terza edizione di “L’ischis ma no l’ischis”, un’incontro all’insegna della cultura, di promozione della lingua e dell’identità del territorio nel quale saranno presentati i risultati dei corsi di lingua e cultura sarda realizzati quest’anno dall’Istituto di Studi e Ricerche Camillo Bellieni in numerosi comuni delle province di Sassari, Nuoro e Oristano.

La giornata prenderà il via alle 10.00 con l’introduzione curata dalla presidente Maria Doloretta Lai, A seguire i saluti del sindaco del paese dell’Angolana Tiziano Lasia e della altre autorità presenti. dettagli della attività saranno illustrati da Michele Pinna (direttore scientifico Is.Be.) che terrà una relazione dal titolo “Sa limba sarda in su mundu de eris, in sos mundos de oe, in su tempus c’at a bènnere” (La lingua sarda nel mondo di ieri, in quelli di oggi e in quello che verrà).

Subito dopo i docenti Maria Doloretta Lai, Daniela Masia Urgu, Lucia Sechi, Francesca Sini, Antonio Carta, Stefano Alberto Tedde, Maria Leonarda Correddu, Adriana Cocco, Immacolata Salis, Anna Laura Pirisi, Ivan Marongiu e Maria Teresa Murgioni consegneranno gli attestati ai partecipanti dei corsi di Lingua e cultura sarda di Sassari, Martis, Laerru, Villanova Monteleone, Padria, Ardara, Mores, Esporlatu, Bultei, Girasole, Lotzorai, Barisardo, Tortolì e Ilbono. Inoltre, un certificato di partecipazione andrà anche agli studenti del corso di Storia sarda di Ploaghe, ai ragazzi del Servizio Civile che hanno collaborato con lo sportello di Romana e Villanova Monteleone, ai bambini di Ossi, Uri e Usini che hanno frequentato il corso sulla Storia dei giochi della tradizione e ai bambini di Romana  per la partecipazione alla gita “Una die a Santu Lussurzu”.

In programma, tra le altre cose, la nomina dei vincitori del premio “Si moves sa limba sa Limba ti movet”, destinato a chi, con il proprio impegno, la propria attività o un progetto interessante e meritevole, abbia contribuito in maniera significativa alla diffusione e alla promozione della Lingua sarda. I lavori saranno chiusi da Daniela Masia Urgu, responsabile Colcs (Coordinamentu operadores de limba e cultura sarda), che esporrà la relazione a tema “Ojos chi bident no imbetzant. Bìdere pro connòschere, connòschere pro cumprèndere” (Occhi che vedono non invecchiano. Vedere per conoscere, conoscere per comprendere).

Alle 13.30la musica dei maestri e degli allievi della scuola civica di musica “Sonos” faranno da cornice al pranzo, sempre al Centro polivalente, con i gusti e i sapori provenienti dai centri aderenti al progetto. Dalle 15.00, spazio alle visite guidate in sardo, curate da Angelo Cocco, della Chiesa di San Pantaleo e della Foresta pietrificata “Carrucana”. Gli interessati avranno la possibilità di contribuire alle attività di ricerca portate avanti dall’Istituto Bellieni, sottoponendosi ai questionari che riguardano “La filosofia nella vita pratica: Filosofia del corpo tra cibo e cura di sé e Filosofia nelle nuove azioni di marketing e l’odierna comunicazione di mercato” e “Nuovi fenomeni di criminalità in Sardegna con particolare riferimento a quelle giovanili: bullismo, cyberbullismo e reati informatici”.

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