In Sardegna

La storia di Mattia, giovane di Orosei che oggi lascia la Sardegna per andare a lavorare in Germania

Forza e coraggio! A te, alla tua ragazza e a tutti i giovani che come voi meritano di più

La storia di Mattia, giovane di Orosei che oggi lascia la Sardegna per andare a lavorare in Germania

Di: Giuliano Marongiu


Gli uomini e le donne del mondo dovrebbero partire per il piacere di viaggiare, di fare nuove esperienze, di conoscere le strade che portano tra gli angoli di un mondo da scoprire, lontana o vicina che sia la destinazione.

Il viaggio è ciò che da senso e continuità alla vita di ognuno: si guarda verso ciò che ci viene incontro fin dal primo respiro, e poi si rinasce ogni volta che il destino segna il passaggio di una meta inattesa, ogni volta che il futuro ci apre le porte di nuove prospettive.

L’isola è, quasi per definizione, un “luogo d’approdo” e la Storia scrive le sue pagine.

Dal mare si arriva per ancorare le provenienze che innestano culture e passaggi, tra i venti e le onde che scolpiscono i confini, disegnando le scogliere che riparano e i degradi di sabbia che si consumano.

Per tanti sardi e da troppo tempo l’isola è il “luogo della sconfitta”, dell’abbandono forzato, di una condizione che deprime e costringe ad andarsene.

Per tanti sardi l’isola è una culla svuotata di speranze che il tempo ha reso sempre più flebili e ineluttabili.

La storia di Mattia Luche assomiglia a quella di tanti ragazzi della sua età che pur amando moltissimo la loro terra, le persone che la abitano, ogni respiro e ogni profumo che questa terra esprime, sono costretti ad andare via.

Mattia è un giovane di Orosei, onesto, buono, pieno di energia e voglia di fare, amante delle tradizioni popolari, componente di un Gruppo Folk che dovrà fare a meno di lui.

Oggi Mattia se ne andrà, perché pur avendo cercato tanto, qui non ha trovato niente.

Come altri prima di lui e come tanti dopo di lui.

La commozione che ieri sera rigava il suo viso, alla vigilia della partenza, ha colpito il cuore di tutti come uno schiaffo, come una violenza.

Perché partire, se non è una scelta, significa soffrire.

Perché partire, quando hai cercato ogni possibile occupazione, quando ti sei piegato a qualsiasi sacrificio pur di restare e avere una stabilità e un futuro da inventare, significa fallire.

Perché partire, quando hai il nodo in gola e ami questa terra fino al punto di volerla cambiare, significa non capire.

Forza e coraggio, Mattia, a te, alla tua ragazza e a tutti i giovani che come voi meritano di più.

Seminate, in chiunque troverete sulla vostra strada, l’amore sano che avete dentro, quel nostro modo di essere, quella Sardegna che porterete altrove perché è parte di voi.

In bocca al lupo e… mi raccomando… non dite mai a nessuno che partire, quando si ha tanto da dare, è anche un po’ morire.

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