Santa Teresa Gallura

Statua del fondatore a Santa Teresa, iRS: “Sudditi che adorano i propri carnefici”

Gli indipendentisti esprimono disappunto riguardo all’installazione: "Esaltano la figura che rappresentava i Savoia, che tanto hanno depredato e insanguinato la Sardegna"

Statua del fondatore a Santa Teresa, iRS: “Sudditi che adorano i propri carnefici”

Di: Redazione Sardegna Live


Gli indipendentisti di iRS hanno accolto con profondo disappunto l’iniziativa del Comune di Santa Teresa Gallura e della sindaca Nadia Matta, che ha autorizzato l’installazione di un busto in marmo di Pierre Francois Marie Magnon, luogotenente di Vittorio Emanuele I e fondatore del comune teresino nel 1808. "Principiò l'opera di progresso in questa remota frontiera del Regno di Sardegna", si legge nella targa applicata sotto la statua. 

"Sarebbe peggio di arrivare ad Fertilia o ad Arborea e trovarsi davanti ad una statua in onore di Benito Mussolini che viene ringraziato dai cittadini in quanto il paese è di fondazione fascista”, commenta iRS in una nota stampa. "Nell'anno 2021 – si legge ancora nel documento –, quando in tutto il mondo il dibattito sui simboli e monumenti di personaggi storici che hanno dominato con crudeltà e si sono rivelati predatori violenti verso le popolazioni deboli, quando c'è un acceso dibattito sull'odonomastica dedicata alla casa Savoia e molti comuni sardi rimuovono la simbologia e i loro nomi da vie e piazze a loro dedicate per intitolarle a chi ha dato lustro alla Sardegna, il paese di Santa Teresa Gallura pensa di dedicare un monumento per omaggiare uno dei rappresentanti più sanguinari e infami dei Savoia in Sardegna. P.F. M. Magnon! Il fatto ancora più umiliante è che la statua è stata posizionata ai piedi della torre di Longosardo dove fu assassinato uno degli ultimi rivoluzionari sardi, Prete Francesco Sanna Corda, senza nessun rispetto per chi morì per la liberazione della Nazione Sarda. Senza nessun rispetto per la Sardegna e i sardi, che dai Savoia hanno subito deportazioni, violenze, furti”.

"Sarebbe come posizionare una statua in onore di Adolf Hitler all'ingresso di un campo di concentramento nazista – è la denuncia degli indipendentisti –.Possiamo noi nel 2021 esaltare la figura che rappresentava la casa Savoia, che tanto ha depredato e insanguinato il meridione e la Sardegna? Possiamo dimenticarci che i Savoia hanno perpetuato un disboscamento della Sardegna, dei cui effetti soffriamo tutt'oggi? I Savoia sono stati il più grande flagello per il Meridione e per la Sardegna e sono stati colpevoli sino all'ultimo monarca Vittorio Emanuele III che ha permesso al fascismo di prendere il potere, e che ha firmato, senza opporsi, le leggi razziali. Un filo rosso quello che lega la fondazione di Santa Teresa Gallura ai Savoia. Possiamo ancora pensare di ringraziare i piemontesi dedicando vie, piazze e monumenti? Se riuscissimo a ricercare la verità, a leggere le ragioni dei vinti, le ragioni dei rivoltosi, forse allora avremo un’altra storia da imparare e altre statue da dedicare ai personaggi che hanno davvero dato lustro alla Nazione Sarda”. 

"Finché avremo amministratori pubblici che non conoscono la propria storia e si comporteranno da sottomessi e da colonizzati, da sudditi che adorano i propri carnefici - conclude la nota -, continueremo a compiere queste azioni fondate sul non senso e ben lontane da un processo di emancipazione culturale e politica. iRS propone all'amministrazione comunale un dibattito pubblico, con la presenza di storici e studiosi, per analizzare e far conoscere a tutta la popolazione chi sono stati veramente i Savoia e chi era Pierre Francois Marie Magnon”.

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