Sant'Antioco

Il sindaco di Sant'Antioco fa chiarezza: "Non vogliamo incidere su diritto a mobilità, ma regolare i soggiorni"

Con l'ultima ordinanza ha disposto la quarantena di dieci giorni per chiunque arrivi in città. "Mi dispiace per la polemica che ne è seguita. Spero che il governatore aiuti tutti i sindaci"

Il sindaco di Sant'Antioco fa chiarezza:

Di: Pietro Lavena


Il sindaco di Sant'Antioco Ignazio Locci fa chiarezza sull'ultima ordinanza con la quale ha disposto la quarantena di dieci giorni per chiunque arrivi nell'isola dalle regioni arancioni o rosse e dall'estero. Dovrà rispettare l'isolamento anche chi è dotato di tampone negativo. (QUI LA NOTIZIA)

La notizia ha subito acceso la polemica sul web fra chi sostiene che le disposizioni del primo cittadino dovrebbero fungere da modello per l'intera Sardegna e chi accusa l'amministratore di contribuire ad allontanare i turisti dai circuiti isolani. "Mi dispiace che non sia stato capito lo spirito dell'ordinanza - dichiara Locci intervistato da Sardegna Live -. Mi rendo conto che c’è una grande aspettativa in merito a queste disposizioni. Negli ultimi dieci giorni sono arrivate a Sant'Antioco 150 persone, una buona parte di esse era diretta alle seconde case. A queste persone dobbiamo necessariamente chiedere la quarantena per conservare il nostro status di zona bianca".

"Non è un'ordinanza in conflitto con le ultime disposizioni del Dpcm - spiega ancora Locci a Sardegna Live -. Infatti non impediamo a nessuno di rientrare nella propria residenza e l'isolamento non è previsto per chi arriva per motivi di lavoro, necessità o salute dimostrabili con autocertificazione. Dunque non c’è un impatto né sui sardi né sui residenti in città".

E sulle critiche arrivate da una parte dell'opinione pubblica, commenta: "Non possiamo incidere sul diritto alla mobilità di nessuno, né vogliamo farlo. Ma è nostro dovere regolare il soggiorno di chi viene da zone a rischio contagi e si ferma per lunghi periodi. Ci stiamo muovendo per quantificare il numero di persone che gravitano potenzialmente attorno alle seconde case dell'isola, le abitazioni potrebbero essere circa duecento".

"In questo momento ci si sente anche soli. Alcuni hanno capito le regole, altri no. Penso che la Regione stia facendo il possibile per arginare il diffondersi della pandemia e spero che il governatore sostenga tutti i sindaci dell'Isola impegnati a fronteggiare l'emergenza e gli accessi agli scali portuali e aeroportuali vengano messi maggiormente in sicurezza. Da qui a Pasqua - conclude il sindaco - sarà certamente fatta chiarezza rispetto alla questione del contagio e degli spostamenti".

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