"La Regione Sardegna ha deciso di assecondare l’iniziativa del Governo Draghi di consentire gli spostamenti dalle zone rosse all’unica zona bianca". Così su Facebook il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana. "Personalmente - racconta -, da quando è iniziata la pandemia, ho basato la formazione delle opinioni sul lato della prudenza assoluta". 

"Non penso che chi viene in Sardegna sia un “untore” - afferma -, ma l’esperienza ci insegna che il virus si sposta con le persone e che l’aumento della pressione antropica e delle occasioni di incontro la trasmissibilità del virus aumenta anche in considerazione della presenza di varianti, dal punto di vista della contagiosità, particolarmente aggressive". 

"Mi auguro che i test in ingresso siano fatti in maniera puntuale - prosegue -, che salti la previsione di farli dopo 48 ore dall’ingresso in Sardegna e che si organizzi un sistema di controllo efficace e puntuale. Fra qualche settimana vedremo se saremo stati bravi o meno. Nel frattempo: uso della mascherina, distanziamento interpersonale e lavaggio assiduo delle mani". 

Poi invita a riflettere: "Proviamo a immaginare quale decisione avrebbe preso il Governo, a parti invertite, se l’unica zona bianca fosse stata, che so?, la Lombardia. O se l’unica zona rossa fosse stata, che so?, la Sardegna o il Molise. Un’ordinanza come quella della Valle D’Aosta - conclude - serviva a verificare per 2/3 settimane ciò che accade nelle zone rosse del continente e a tarare meglio il sistema di controlli in ingresso e i controlli sul territorio".