Al via oggi, 8 marzo, (e fino al 24 dello stesso mese) le nuove regole per chi arriva in Sardegna al fine di impedire una nuova crescita dei contagi nell'Isola.

Ai viaggiatori in arrivo, via mare o via aerea, sarà richiesta la registrazione tramite la sezione dedicata nel portale istituzionale della Regione o dall'app 'Sardegna Sicura' disponibile per i dispositivi mobili. All'atto della registrazione, che dovrà essere verificata agli imbarchi, i viaggiatori potranno certificare di essere stati immunizzati tramite vaccinazione (cioè di aver ricevuto entrambe le dosi previste) o di essersi sottoposti a test diagnostico con tampone antigenico o molecolare con esito negativo "eseguito – si legge nel provvedimento – non oltre le 48 ore dalla partenza.

Le persone non vaccinate o che non avessero fatto il test prima dell'arrivo in Sardegna, avranno tre opzioni per adempiere alle prescrizioni indicate nell'ordinanza: sottoporsi al tampone antigenico all'arrivo, presso gli appositi spazi dedicati all'interno di porti e aeroporti, con l'obbligo, in caso di esito negativo, di ripetere il test dopo cinque giorni; sottoporsi a tampone molecolare in una struttura autorizzata (pubblica o privata) entro 48 ore dall'ingresso nell'Isola; mettersi in isolamento al proprio domicilio per dieci giorni, avendo cura di darne comunicazione al proprio medico di famiglia, al pediatra di libera scelta, o per i non residenti all'Azienda sanitaria territorialmente competente per il tramite del numero verde.

"La Sardegna, prima e attualmente unica regione a essere stata classifica in zona bianca – ha detto il Presidente Solinas – ha il diritto di tornare alla normalità attraverso un percorso graduale che difenda gli importanti risultati raggiunti con grande sacrificio. Il virus è ancora una minaccia e servirà mantenere tutte le precauzioni possibili per uscire dall'emergenza nei tempi più brevi. Continua incessantemente il nostro impegno contro il Covid-19, per i sardi, per i tanti studenti del nostro territorio e per tutte quelle persone che torneranno in Sardegna e che potranno farlo in sicurezza".