In Sardegna

Valerio Scanu: "Mio padre morto di Covid, era sano. Rispetto per chi vive il dramma"

"In molti non si rendono conto della gravità della situazione"

Valerio Scanu:

Di: Redazione Sardegna Live, foto Facebook Valerio Scanu


"In molti non si rendono conto della gravità della situazione del Covid ancora oggi, delle terapie intensive piene, di come questa malattia sia imprevedibile. Io ho perso mio padre che era una persona sana e non aveva nessuna patologia, Auguro a questa gente di non trovarsi mai in questa situazione, ma molti non lo capiscono finché non lo vivono". Così Valerio Scanu, intervistato da Adnkronos per "sensibilizzare le persone ad avere rispetto", dopo la recente scomparsa del papà proprio a causa del virus.

"Molte persone ancora non hanno ben capito - commenta l'artista sardo -. La domenica la gente sta ammucchiata al mare, non c'è logica in questo. C'è gente che è responsabile e che non lo fa, ma i più se ne fregano, e non appena hanno lasciato libere le briglie tutti hanno fatto il cazz... che volevano".

"C'è gente che ancora gira senza mascherina - dichiara Scanu ad Adnkronos -. Posso anche ammettere che uno sia negazionista, o scettico, ma poi se ti trovi davanti a qualcuno la mascherina la devi mettere. Si può essere anche scettici, e negazionisti, ma bisogna anche essere rispettosi di chi ha vissuto un dramma. Io ho sentito imbecilli dire cose come 'la paura del Covid uccide i polmoni lo sanno anche i cartoni'. Io dico che ognuno è libero di pensarla come vuole ma non ci si può sostituire ai medici".

E infine un pensiero per il papà: "Io sapevo che fosse una cosa grave, ma non pensavo fino a questo punto. Ma anche finché non l'ho vissuta, ho sempre e comunque rispettato gli altri adottando ogni misura di sicurezza".

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