Affittavano case vacanze inesistenti: denunciati padre e figlia
Hanno affittato delle case vacanze a San Teodoro rispondendo ad alcuni annunci pubblicati su internet e per bloccare la prenotazione hanno pagato in anticipo una parte dell'intero importo.
Di: Redazione Sardegna Live
Hanno affittato delle case vacanze a San Teodoro rispondendo ad alcuni annunci pubblicati su internet e per bloccare la prenotazione hanno pagato in anticipo una parte dell’intero importo.
Una volta arrivati in Sardegna però i malcapitati hanno constatato di essere stati truffati perché villette e appartamenti presi in affitto erano inesistenti.
Ad essere caduti nella trappola del raggiro sono stati 5 italiani e 2 tedeschi che hanno pagato una caparra che andava 150 ai 700 euro.
Dalle indagini dei carabinieri è emerso che l’inganno, studiato nei minimi particolari, è risultato essere raffinato poiché il contenuto dell’inserzione, caratterizzato dalla pubblicazione di fotografie delle case proposte in affitto, un indirizzo e-mail, un numero telefonico e la cordialità dell’interlocutore al momento dei primi contatti, non faceva trapelare nulla di riconducibile ad una truffa.
Il fantomatico proprietario, per rendere ancor più realistica la proposta d’affitto, dopo aver attratto l’interesse dell’ignara vittima, ottenuto l’indirizzo di posta elettronica di quest’ultima, le inviava addirittura un contratto di locazione stagionale e la copia di un documento di identità, chiedendo contestualmente di poter aver restituito il contratto firmato per accettazione, corredato della ricevuta di versamento della caparra da accreditare su conto corrente indicato con tanto di codice iban. all’accredito della caparra, le vittime ricevevano conferma dell’avvenuta prenotazione.
La completezza delle informazioni, l’invio del contratto e la comunicazione di un conto corrente su cui versare la caparra, appariva talmente genuina ed insospettabile, tant’è che le vittime hanno realizzato di essere state truffate solo dopo aver raggiunto la località turistica, dove poi si sono rivolti ai carabinieri per effettuare la denuncia.
I militari hanno quindi iniziato le indagini e sono riusciti ad identificare i truffatori. Si tratta di un padre e una figlia. Lui, impiegato di 41 anni, domciliato a Roma, è stato denunciato e dovrà rispondere dei reati di truffa e sostituzione di persona.