Covid, in corso vertice Conte-maggioranza sulle misure in vigore dal 7 gennaio 2021
Il presidente del Consiglio ha convocato i capi delegazione di Pd, M5s, Iv e Leu. Bellanova: "Piano vaccini insufficiente"
Di: Redazione Sardegna Live
Nuovo anno, nuovo Dpcm. Il 6 gennaio scadrà l'ultimo decreto del presidente del Consiglio con le restrizioni anti-Covid adottate nel periodo delle festività natalizie. Domani 4 gennaio 2021 l’Italia sarà arancione, poi martedì 5 e mercoledì 6 di nuovo rossa. E da giovedì 7 gennaio il governo dovrà decidere cosa succederà nel Paese.
Di certo c'è che resterà il sistema delle fasce colorate a seconda dei diversi indici di contagio nei vari territori, ma sulle misure ancora non c'è niente di sicuro e per questo motivo il premier Giuseppe Conte ha convocato per questa mattina i capi delegazione dei partiti di maggioranza. Alla riunione, tutt'ora in corsa, partecipano dunque gli esponenti di Pd, Italia viva, M5S e Leu e durante il vertice a Palazzo Chigi si ragionerà su come proseguire nella lotta alla pandemia e con quali restrizioni.
Le Regioni a rischio
Come avvenuto finora, per stabilire di quale colore saranno le singole Regioni il governo si baserà sui dati della cabina di regia del monitoraggio dei dati di contagio e all’indice Rt. Le Regioni che rischiano di diventare di colore arancione dal 7 gennaio sono al momento tre: Calabria, Liguria e Veneto. Ma rischiano anche Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche.Il resto dell'Italia dovrebbe invece essere di colore giallo, compreso l'Abruzzo che prima delle festività era arancione.
L'Italia rossa nei weeekend
Il governo starebbe però lavorando a una stretta ulteriore che prevede, nei weekend, un'Italia tutta rossa e, dunque, con le misure più severe: chiusura dei negozi considerati non essenziali, stop agli spostamenti anche all'interno del proprio Comune e chiusura dei ristoranti e dei bar (con asporto e delivery consentiti).
Bellanova: "Piano vaccini insufficiente"
La ministra all'Agricoltura, la renziana Teresa Bellanova, durante il vertice ha colto l'occasione per un nuovo attacco a Conte. "Oggi si verifica l'insufficienza e la poca chiarezza sul piano vaccinale. Se si vuole uscire da questo stallo dando un messaggio chiaro ai cittadini c'è un solo modo: continuare puntuale tracciamento e far chiarezza sul piano vaccinale".
Ma la ministra ha polemizzato anche rispetto all'ipotesi di rivedere i parametri dell'indice Rt in base a cui stabilire i colori delle Regioni. "Ancora una volta di più oggi - ha detto Bellanova - verifichiamo l'insufficienza del sistema sanitario, sancita dalla necessità di far scattare le Regioni arancioni o rosse con soglie di Rt più basse di quanto indicato in precedenza per evitare ulteriori criticità". E ha aggiunto: "Il solo messaggio restate in casa è evidente che psicologicamente ed economicamente ai cittadini non basta più. A fronte di un sacrificio che chiediamo alle persone, dobbiamo dare certezze. E io per i dati che leggo, ancora ne vedo poche".
La scuola
Resta lo scontro tra il governo e i presidenti delle Regioni sulla scuola. La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha stabilito la riapertura degli istituti dal 7 gennaio e il ritorno in presenza degli studenti. Ma i governatori si oppongono e attraverso il presidente dell'Emilia Romagna e della Conferenza Stato-Regioni, Stefano Bonaccini, chiedono un nuovo incontro al premier Conte.
(Fonte La Repubblica)