“Vade retro Satana. Il patriarcato è un insulto in confronto a voi. Le bestie hanno mantenuto l’istinto materno, voi invece uccidete i nostri figli”. Così, con un rosario in mano, una contestatrice ha urlato contro Elena Cecchettin, intervenuta al Salone del Libro per leggere un monologo contro la violenza.

L’attivista e sorella di Giulia Cecchettin, assassinata lo scorso 11 novembre dall’ex fidanzato Filippo Turetta, aveva appena letto davanti a un pubblico, tra cui papà Gino, intento ad ascoltarla e tra gli applausi, mentre veniva presentato il libro “Cara Giulia”, scritto con Marco Franzoso.

“Tutto il corpo della donna è sotto attacco – ha detto poi Elena mentre dialogava con la ricercatrice Alessandra Chiricosta – Si è parlato non solo di violenza fisica, ma anche psicologica e di somatizzazione delle discriminazioni”.

A quel punto la contestatrice è intervenuta, è stata allontanata ma poi è tornata urlando “Giù le mani dai bambini, non si uccidono”.