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I trattori vanno avanti ma il fronte si spacca

Dopo l’incontro con il ministro Lollobrigida c'è chi si sfila

I trattori vanno avanti ma il fronte si spacca

Di: Redazione Sardegna Live


Il discorso del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, prima durante il confronto fiume al dicastero e poi nella visita a sorpresa al presidio di Riscatto agricolo, non è bastato a far smobilitare i trattori da Roma. Ma nel fronte della protesta si aprono le prime crepe.

Il punto di raccolta sulla Nomentana resta mentre gli agricoltori del Cra annunciano una manifestazione giovedì a Circo Massimo e il loro leader, Danilo Calvani, promette di portare in piazza ventimila persone.

"Dall'incontro con il ministro siamo venuti via senza punti confermati ma con delle promesse e con l'impegno da parte loro di aprire un tavolo d'ascolto" dice Andrea Papa uno dei portavoce del gruppo che da giorni ha creato un punto di raccolta dei mezzi a ridosso del Raccordo anulare.

"Il presidio sulla Nomentana per il momento resta nell'attesa di un documento del Governo che attesti l'ufficialità del tavolo" prosegue. Un concentramento che, anzi, dovrebbe essere rafforzato con l'arrivo di altri mezzi, sia dal Nord sia dal Sud della Penisola. Tra gli agricoltori che appoggiano la mobilitazione c'è chi, però, ha una visione più ottimista.

"Secondo me è stato un confronto costruttivo - dice Roberto Rosati, tra i componenti della delegazione di agricoltori che ha partecipato ieri all'incontro - il ministro ha promesso che la porta per noi resta sempre aperta e che ci sarà un tavolo tecnico ogni volta che avremo un problema". Ed elenca i punti che hanno illustrato ieri: dal "controllo dei prezzi della filiera" alla "necessità di sensibilizzare i cittadini", dalla "indicazione sui prodotti della provenienza della materia prima" fino "all'aumento della tassazione per il fotovoltaico a terra nei terreni coltivabili".

Rosati conferma che resteranno al presidio fino a quando verrà "ufficializzata dal ministro l'apertura che ci ha assicurato ieri" ma garantisce: "Non daremo fastidio alla cittadinanza". Quella stessa cittadinanza che ieri mattina li ha salutati con baci e pollici in su al centro di Roma e a ritmo di clacson in serata sul Raccordo Anulare quando duecento trattori in corteo hanno percorso l'intero anello attorno alla città.

"Roma ci ha accolto - racconta l'agricoltore - gli automobilisti salutavano e incitavano la colonna di dieci chilometri formata dai nostri mezzi. Ci fa piacere che il nostro messaggio sia stato compreso dagli italiani. Sono prima di tutto le persone che decidono cosa mangiare a stabilire il nostro futuro". Archiviata la vicenda del Festival di Sanremo, dopo il braccio di ferro durato alcuni giorni. Anche se tra gli agricoltori resta un po' di amaro in bocca.

"L'idea era di salire sul palco - ribadiscono da Riscatto agricolo - ma poi si sono tirati indietro quindi abbiamo accettato di presentare un testo". Un documento rivendicato anche dal Collettivo Agricoltori Autonomi Alessandria e Asti, che proprio nel pomeriggio di ieri con una nutrita delegazione ha raggiunto la città dei fiori, restando in presidio per alcune ore. "Il testo è stato condiviso e sottoscritto da più movimenti, tra cui il nostro e Riscatto Agricolo" hanno sottolineato in un comunicato.

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