Si è registrato al Sant'Orsola di Bologna il primo decesso di un detenuto per coronavirus in Italia. Si tratta di un ristretto del circuito ad alta sicurezza, della Dozza di Bologna, "ricoverato qualche giorno fa in stato di detenzione e poi ammesso agli arresti domiciliari a seguito del trasferimento in terapia intensiva. Era italiano, aveva 76 anni e pare fosse affetto da altre patologie". Lo ha riferito, Gennarino De Fazio della UilPa, sindacato della polizia penitenziaria.

I compagni di cella sono stati sottoposti alle misure previste dai protocolli di sicurezza predisposti dal Dap dal 22 febbraio scorso sulla base delle indicazioni del Ministero della Salute.

Il detenuto era un siciliano di 76 anni, arrestato nel dicembre 2018 per associazione di tipo mafioso e sottoposto a una misura cautelare in attesa di primo giudizio. Ricoverato in ospedale il 26 marzo per plurime patologie, aveva anche difficoltà respiratorie. Era entrato in ospedale non come paziente Covid-19. Sottoposto comunque a tampone, era risultato positivo.