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Coronavirus. Uno studio svela le possibili date dell’azzeramento dei contagi in Italia

Le previsioni regione per regione le ha pubblicate l’Eief

Coronavirus. Uno studio svela le possibili date dell’azzeramento dei contagi in Italia

Di: Redazione Sardegna Live


L’Istituto Einaudi (Einaudi Institute for Economics and Finance - Eief) ha fornito le presunte date sull’azzeramento dei contagi. Lo studio è stato effettuato sulla base dei dati forniti ogni giorno alle 18 dalla Protezione civile e stimandone le variazioni quotidiane e la loro evoluzione nel tempo. L’Eief è un centro di ricerca universitaria di Roma sostenuto dalla Banca d’Italia, ma del tutto indipendente. L’intento è quello di formulare le prime proiezioni attendibili sulla data nella quale l’Italia arriverà a raggiungere quota zero nei nuovi contagi registrati.  Dati verranno rivisti e ripubblicato ogni sera sul sito dell’Eief, dopo gli aggiornamenti della Protezione civile.

Le date presunte del contagio zero riguardano tutte le regioni Italia. In tre di queste però lo studio è ancora in corso. Secondo i risultati emessi alcune regioni sono ormai agli sgoccioli: in Trentino Alto Adige la soglia di zero nuovi contagi dovrebbe essere il 6 aprile, in Basilicata il 7, Valle d’Aosta l’8, mentre in Puglia ci si dovrebbe arrivare il 9 aprile. Per le regioni più colpite d’Italia potrebbe invece volerci più tempo.


Il Veneto e il Piemonte arriverebbero al giorno-zero tra il 14 e il 15 aprile, la Lombardia il 22 e l’Emilia Romagna il 28. Per il Lazio la direzione di marcia indica un obiettivo al 16 aprile, pochi giorni prima di Calabria (il 17) e Campania (il 20). Ultima a raggiungere l'obiettivo sarebbe la Toscana, la regione dove la curva si sta piegando più lentamente, con una soglia-zero prevista per il 5 maggio. Le previsioni per Sardegna, Marche e Molise sono ancora in elaborazione perché il numero di dati non è sufficiente per stime attendibili.


Poiché le regioni sembrano dirette verso il giorno-zero in tempi anche molto diversi, con uno scarto addirittura di quattro settimane fra la prima e l’ultima, gli autori hanno avanzato una proposta: utilizzare i primi territori a zero contagi per tentare sperimentazioni sulle modalità più sicure di procedere a riaperture graduali delle imprese e della vita civile. Queste previsioni hanno un senso solo se le misure restrittive verranno rispettate e fatte rispettare. 

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