Era intenta a fare jogging nel pomeriggio del 23 dicembre nei prati vicino a Cascina Nesporedo (Milano). Un uomo le si è avvicinato aggredendola alle spalle, tappandole la bocca e trascinandola nella boscaglia dove l'ha violentata.

Dopo sette mesi di indagini, i carabinieri di San Donato Milanese hanno fermato Abdelfatah Ennakach, marocchino, 27 anni, irregolare in Italia, con l'accusa di violenza sessuale. 

Ennakach "avrebbe molestato sessualmente altre donne nello stesso luogo", scrive il gip nell'ordinanza nella quale si indicano tutti gli elementi emersi dall'indagine, tra cui testimonianze, tabulati, analisi delle impronte su alcuni oggetti e il match del Dna, che hanno portato al fermo dell'uomo tre giorni fa.

Il 26enne ha confessato sostenendo che in quel momento "era ubriaco" e dicendosi "dispiaciuto". Le indagini erano partite da alcuni oggetti sequestrati nell'area dell'aggressione, fra cui uno scontrino di un minimarket nel quale l'uomo era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza, una busta e una vaschetta. Poi gli investigatori hanno effettuato una serie di appostamenti e raccolto informazioni nella zona, nota area di spaccio. Sono riusciti così a risalire all'utenza telefonica di uno dei pusher più attivi, si trattava proprio del 26enne marocchino, e i tabulati hanno confermato agli agenti che l'utenza quel giorno era nella zona della violenza sessuale.

Le analisi effettuate sulle tracce biologiche, infine, hanno fornito certezza sull'identificazione.