Nessuna notte buia è infinita
La situazione è drammatica e incute paura. È una questione di buon senso. Stare a casa!
Di: Roberto Tangianu
Forse non avremmo mai immaginato di vivere un’esperienza simile. Nel 2020 mai avremmo pensato che qualcosa o qualcuno ci potesse obbligare a stare a casa.
Fino ad oggi la vita di ognuno di noi era caratterizzata e segnata da appuntamenti da rispettare, riunioni, un posto di lavoro da raggiungere in modo puntuale, i bambini da accompagnare a scuola, la spesa da portare a casa, le cene con gli amici, relazioni sociali da intraprendere, amori da coltivare.
Oggi, invece, tutto si è fermato.
La priorità è un’altra: non dobbiamo più pensare solo a noi stessi, ma dobbiamo avere cura di non arrecare un danno agli altri con il nostro comportamento scorretto e irresponsabile.
È una questione di buon senso. Stare a casa!
È una regola che dobbiamo rispettare per tutelare la nostra salute, la salute dei nostri figli, dei nostri genitori, dei nostri amici e di tutte le persone che ci stanno accanto: il comportamento che adottiamo ha una ricaduta immediata su noi stessi e sugli altri.
La situazione è drammatica e incute paura.
Solo fino a qualche giorno fa parlare di coronavirus animava discussioni e infuocava la polemica.
Abbiamo letto commenti irripetibili a margine degli articoli pubblicati dalla nostra testata, che come altre ha la pretesa di raccogliere dati, contenuti e testimonianze e informare.
Siamo stati accusati di aver pubblicato articoli acchiappa like con notizie infondate, che miravano all’incremento dei numeri. Non è mai stato così. La nostra missione è un’altra. Crediamo fortemente nel lavoro che portiamo avanti con impegno e spirito di responsabilità.
La situazione sembra essere cambiata.
In tanti hanno maturato piena coscienza rispetto a ciò che sta succedendo, altri ci “arriveranno” con il passare delle ore e anche grazie alla campagna di sensibilizzazione che tutti stiamo mettendo in campo.
Rimanere a casa, alla fine, resta la risposta più utile e immediata per arginare il fenomeno e arginare i contagi.
A breve, credo, capiremo che queste giornate ci offriranno la possibilità di dare un valore ai piccoli gesti, alle abitudini quotidiane che ci sembrano scontate, a suggestioni riposte per la troppa frenesia.
In un abbraccio, quando tornerà ad essere anche fisico, ritroveremo quel sentimento d’amore universale che oggi appare sbiadito e un po’ maltrattato.
Celentano nel 2007 cantava “La situazione non è buona” e quelle note fanno un po’ da colonna sonora ai tempi in cui viviamo, ma non abbiamo dubbi nel pensare e credere che ancora una volta, se lo vorremo, andrà tutto bene.