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Il Governo estende a tutte le Regioni le misure già attive in Lombardia e in altre 14 province in relazione all’emergenza Coronavirus.
Le misure, varate con un decreto nella notte tra sabato e domenica, prevedono il divieto di spostamento se non per "comprovati motivi di lavoro" oppure "gravi esigenze familiari o sanitarie". L’intero Paese sarà messo in sicurezza per rallentare i contagi.
Ad annunciarlo è il premier Giuseppe Conte ha spiegato che "non c’è tempo, occorre rinunciare tutti a qualcosa". A partire dalla firma del decreto, prevista nelle prossime ore, chiunque per spostarsi dovrà fornire una giustificazione e presentare una autocertificazione per il controllo.
"Tempo non ce n’è, i numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi - ha detto il presidente in conferenza stampa -. Ho deciso di adottare misure più stringenti per tutelare la salute di tutti i cittadini. Sto per firmare un provvedimento che si può interessare con l’espressione “Io resto a casa”. Ci sarà l’Italia, un’Italia zona protetta. Da evitare tutti gli spostamenti, consentiti solo per comprovate ragioni di lavoro, di salute o necessità. Divieto di assembramenti all’aperto".
"Credetemi non è facile - ha aggiunto il premier -. Sono costretto a intervenire in modo più deciso per tutelare tutti noi. Abbiamo tutti noi una grande responsabilità. Il futuro dell’Italia è nelle nostre mani.
Su tutto il territorio nazionale dunque varranno le disposizioni già emanate per la Lombardia e per 14 Province.
Le modalità per autocertificare la ragionevolezza del proprio spostamento sono state definite lunedì: occorre un modulo (VEDI IN FONDO ALL'ARTICOLO) da esibire al momento del controllo. Come riportato dal Corriere della Sera "Chi non può scaricarlo e stamparlo può copiare il testo e portare la dichiarazione con sé. Chi deve fare sempre lo stesso spostamento può utilizzare un unico modulo specificando che si tratta di un impegno a cadenza fissa. La stessa modalità vale anche per chi ha esigenze familiari che si ripetono quotidianamente oppure a scadenze fisse e dunque può indicare la frequenza degli spostamenti senza bisogno di utilizzare moduli diversi. Ad esempio chi deve spostarsi tra i comuni per raggiungere i figli o altri parenti da assistere oppure per impegni di carattere sanitario. Se si viene fermati si può fare una dichiarazione che le forze dell’ordine trascriveranno ma sulla quale potranno fare verifiche anche successive. Spetta al cittadino dimostrare di aver detto la verità".