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Il cuoricino di una bimba di 17 mesi ha smesso di battere due giorni fa nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Regina Margherita di Torino. La piccola era originaria della Valle D’Aosta e lunedì era stata trasportata all’ospedale piemontese in condizioni gravissime dopo essere stata visitata nella sua città d’origine. A seguito della denuncia dei familiari, il pm di Aosta Francesco Pizzato ha aperto un fascicolo inizialmente per lesioni colpose, per poi arrivare ad ipotizzare l'omicidio colposo, e ha messo sotto indagine i quattro pediatri dell'Usl che la hanno visitata le quattro volte che i genitori della bimba, preoccupati per la tosse che non passava e la febbre, la hanno portata al Pronto soccorso dell'ospedale di Aosta.
I primi ingressi in ospedale erano stati per febbre e problematiche respiratorie: una prima visita a gennaio, altre tre a febbraio. La piccola è stata portata prima al presidio di Beauregard, dove è andata in arresto cardiaco, e poi al Parini. Da qui, il trasferimento al Regina Margherita, in condizioni disperate.
I genitori hanno dato l'assenso alla donazione degli organi. Indaga la polizia. La coppia aveva portato la prima volta la piccola in ospedale, nel presidio pediatrico Beauregard di Aosta, il 5 febbraio. Infiammazione delle vie respiratorie avevano detto i medici poi la piccola era stata dimessa come se si trattasse di una semplice influenza facile da tenere sotto controllo.
Il giorno dopo, però, i genitori erano tornati nuovamente con la bimba perché non notavano miglioramenti, era stata visitata un altro pediatra. Le condizioni erano stazionarie e rimanda tutti a casa. La bimba peggiorava e l’11 febbraio, la riportarono in pronto soccorso. Nuovamente la piccina viene visitata e dimessa, anche se aveva febbre e tosse dopo tutti quei giorni di cure e convalescenza che non avevano risolto la situazione.
Le viene data una terapia di paracetamolo e cortisone, e dell' aerosol. La sera del 12, dopo una settimana di tribolazione e corse in ospedale, la situazione peggiora ancora e i genitori tornano al presidio pediatrico. Un'ora dopo, verso la mezzanotte, il quadro clinico precipita. Si chiama un medico rianimatore, la bimba viene trasferita all'ospedale Parini, sempre ad Aosta, e poi un elicottero la porta al Regina Margherita di Torino. Arriva con una grave insufficienza respiratoria e in arresto cardiaco. Le sue condizioni sono disperate. Inutili i tentativi di rianimarla.