Napoli

"Dovevamo sposarci invece abbiamo detto sì a Dio". La storia di Angelo e Paola

Una storia come tante se non fosse per il singolare epilogo finale

Di: Ilaria Cardia


“Ecco l'opera del Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Salmo 117” Inizia così il racconto di Angelo Ragosta, oggi Don Angelo dal titolo “Dovevamo sposarci e invece…” L’uomo decide di affidare la sua storia al suo profilo Facebook che, inevitabilmente, è diventata virale. 

La pubblica con il consenso e il benestare di suor Maria Giuseppina, sua ex fidanzata e coprotagonista della vicenda. Una storia come tante: innamorati in adolescenza, originari di Portici (nel Napoletano) lei studentessa di economia, lui elettricista in Toscana sino al singolare epilogo finale. 

NOVE ANNI DI FIDANZAMENTO – Angelo e Paola si incontrano giovanissimi nel 1996, lui 16 anni e lei appena 15. Il primo anno della coppia viene ricordato come un anno difficile, contrassegnato da rotture e riappacificazioni ma, oltrepassato quello, i due sono stati insieme e senza particolari problemi sino al 2005: “Avevamo messo in cantiere di sposarci ma Dio stava per cambiare leggermente le carte in tavola, giusto un poco. Il matrimonio era programmato, si stava cercando casa e preparando per tempo un po' tutto quello che serviva. Paola nel mentre studiava economia. Invece, proprio quando fu trovata la casa, vengo lasciato l’ennesima volta. Questo perché andammo al convegno del rinnovamento a Rimini e Dio fece capire a lei che la voleva sua”. Paola non riusciva ad accettarlo, nonostante questo lasciò Angelo per fare poi pace poco dopo. Nella testa della ragazza il tarlo di aver investito nove anni con quel giovane e non voleva buttarli via insieme ai loro progetti. Questo avvenne nel maggio del 2005; ad ottobre dello stesso anno, Paola decise di lasciare definitivamente Angelo e di entrare in clausura nel monastero del Carmelo ai Ponti Rossi a Napoli. Su questo Angelo ironizza “A detta di qualcuno ‘dopo che ha conosciuto te ha pensato che fosse meglio andare a chiudersi. Se sono tutti così’ ma su questo bisognerebbe chiedere a lei”. 

L’ARRIVO DELLA CHIAMATA – Ora Paola è monaca di clausura, carmelitana scalza, con il nome di suor Maria Giuseppina dell’Amore incarnato. Ma dopo la chiamata della sua ex fidanzata cosa è successo ad Angelo? “Ovviamente non fu una passeggiata - ricorda il sacerdote – nel 2006 mi cresimai e si “scatafasciò” tutto per me. Continuavo la mia vita lavorando, ma nel cuore divento inquieto. Avevo uno stipendio, uscivo con altre ragazze ma tutto era insapore, tutto non mi bastava, avevo tutto eppure non ero felice. Finché una sera in Toscana, dopo aver pregato i vespri, faccio la fatidica domanda a Dio, gli chiedo: ‘Ma perché io sto sulla faccia della terra? Che vuoi da me?’ Apro la Bibbia a caso (una delle sole due o tre volte che l’ho fatto nella mia vita) ed esce questa parola: Mi fu rivolta la parola del Signore: «Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato (Ger1,4-5), su questo passo inizio il discernimento. Entro in seminario a 26 anni, a 33 ordinato presbitero.” 

LA PROFONDA AMICIZIA TRA I DUE – Dopo la rottura del fidanzamento Con grande stupore, dopo il primo periodo abbastanza tosto, ci fu poi un’amicizia che nessuno riusciva a spiegarsi forse nemmeno noi. Oggi, ogni qual volta sono a Napoli, dato che sono all’estero come servizio pastorale per le comunità italiane, passo al monastero da lei e la routine non è cambiata. Da fidanzati mi beccavo le ramanzine e me le continuo a beccare pure da prete!” Ha concluso il parroco. 

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