L’amministrazione comunale di Cento, in provincia di Ferrara, non è disposta a ignorare il fenomeno del bullismo. Ad affermarlo il sindaco, tra i più giovani d’Italia, Edoardo Accorsi: “L’idea è nata dall’esperienza che stiamo vivendo durante questo anno e mezzo di amministrazione, dove dalle scuole del territorio ci sono pervenute sollecitazioni per affrontare casi di bullismo. Così, insieme alle forze dell’ordine, ci siamo messi a disposizione per poter essere di aiuto, dal momento che c’è difficoltà a intervenire e contrastare un fenomeno comportamentale di questo tipo, che si esercita sotto varie forme” dichiara in un’intervista al Corriere della Sera. 

La sanzione amministrativa, da 100 a 300 euro, sarà addebitata alle famiglie di quei ragazzini che in ambito scolastico potrebbero adottare atteggiamenti e “costituire pregiudizio per la sicurezza urbana e un disturbo per la civile convivenza”

 

COMPORTAMENTI PUNIBILI – Tramite l’introduzione dell’articolo 7 bis – suddiviso in sei commi – nel regolamento di polizia urbana (che dovrà essere votato dal Consiglio comunale di giovedì 23 marzo), saranno interessati tutti gli atti volti a “infastidire, mediante atteggiamenti di prepotenza, intimidatori e verbalmente aggressivi, gli studenti e i cittadini.” In quali luoghi? “In tutte le aree pubbliche, aperte al pubblico, all’interno degli istituti scolastici, delle loro pertinenze e sui veicoli del trasporto pubblico – e aggiunge - Il bullismo è un fenomeno serio. È inutile girarci dall’altra parte”

 

STRATEGIA PER CONTRASTARE IL FENOMENO – Il modello, che potrebbe ispirare molti altri comuni italiani, fonda le radici e i primi approcci nel dialogo. 

“Il primo approccio resta quello educativo con tantissimi progetti di sensibilizzazione – a dar prova di tale intenzione, il sindaco afferma – Se il ragazzo o la ragazza, che mette in atto atteggiamenti tali da essere sanzionati, dovessero decidere di partecipare a progetti di valorizzazione che facciano riflettere su quanto accaduto e che noi proponiamo, c’è la possibilità che la multa possa essere rivista”.

La multa diviene, quindi, uno strumento utile per la sensibilizzazione delle famiglie. “Accade che gli adulti finiscono per derubricare in buona fede alcuni atteggiamenti non buoni dei propri figli. Sapere della possibilità di una sanzione può avere così anche un carattere educativo anche nei confronti delle famiglie”

 

SARANNO SUFFICIENTI LE TESTIMONIANZE – Nel regolamento si legge “Le violazioni si riterranno accertate sulla mera scorta di informazioni testimoniali assunte da insegnanti, studenti, operatori scolastici e chiunque possa riferire elementi utili”. Infine, saranno gli agenti della polizia locale o delle forze dell’ordine a raccogliere queste testimonianze e sempre a loro spetterà il compito di prendere un eventuale provvedimento.