In Italia

Il 9 marzo 2020 l’Italia diventava un’unica zona rossa e la vita di tutti cambiò radicalmente 

L’ex premier Giuseppe Conte annunciò in diretta tv le drastiche misure di contenimento della pandemia di Covid-19

Il 9 marzo 2020 l’Italia diventava un’unica zona rossa e la vita di tutti cambiò radicalmente 

Di: Alessandra Leo


Sono passati ormai tre anni dal giorno in cui cambiò radicalmente la vita degli italiani.

Il 9 marzo 2020, dopo la firma, nella notte tra il 7 e l’8, da parte dell’allora premier Giuseppe Conte, del Dpcm che preludeva il lockdown, l’Italia divenne un’unica zona rossa. 

Il presidente del Consiglio annunciò in diretta tv le drastiche misure per il contenimento della pandemia di Covid- 19 tra il panico e l’incertezza degli italiani.

Quei momenti drammatici sono impressi nella mente di tutti: di quel virus pericolosissimo, partito dalla Cina e che si stava rapidamente diffondendo nel nostro Paese, si sapeva unicamente quel poco che bastava per farci prendere dal panico, visto che causava una terribile polmonite mortale.

Nessuno però si sarebbe mai aspettato misure che avrebbero cambiato la nostra vita in ogni piccola sfaccettatura, dalla vita familiare a quella sociale, dal lavoro alla scuola alle normalissime attività quotidiane.

IL PAZIENTE 1. In Italia il primo caso di Covid fu confermato il 21 febbraio 2020: un uomo italiano di 38 anni, residente in provincia di Lodi, in Lombardia, regione italiana più colpita durante la prima ondata della pandemia, è risultato positivo al virus. In poche settimane i contagi si sono diffusi in altre parti del Paese.

TUTTI I PROVVEDIMENTI. Il provvedimento siglato la sera del 9 marzo fu solo il primo di una lunga lista.

  • Il primo lockdown. Fu dichiarato il 9 marzo 2020 e terminò il 3 maggio 2020. Per due mesi, le persone furono obbligate a rimanere in casa, le attività commerciali non essenziali erano chiuse e gli spostamenti limitati.

  • Zona Rossa. Dopo il primo lockdown, le regioni in cui il numero di casi era particolarmente alto furono chiamate “zone rosse”, con restrizioni più severe rispetto alle altre aree del paese.

  • Secondo lockdown. Dal 6 novembre 2020, è stato imposto un secondo lockdown nazionale. Vennero chiuse tutte le attività commerciali non essenziali, le scuole iniziarono la didattica a distanza e gli spostamenti furono limitati.

  • Zona Rossa di Natale. Dal 21 dicembre 2020, le misure di contenimento rimasero restrittive ma furono “ammorbidite” in occasione delle feste natalizie.

  • Terzo lockdown. Il 15 marzo 2021, il governo italiano impose un terzo lockdown nazionale, che fu allentato graduatamente dal 26 aprile 2021.

  • Green pass. Il 6 agosto 2021, in Italia venne introdotto il "green pass", per accedere nei in gran parte dei luoghi pubblici. La certificazione verde certificava la vaccinazione contro il Covid-19, l’avvenuta guarigione dalla malattia o il risultato negativo di un test diagnostico. 

Proprio qualche settimana prima del terzo anniversario dall'inizio della pandemia, la Procura di Bergamo ha aperto un'inchiesta sulla gestione della prima fase: sono 19 gli indagati.

L'Italia è stata una delle nazioni più colpite dalla pandemia: secondo i dati forniti dalla Protezione Civile italiana, dal primo caso confermato di Covid-19 in Italia nel febbraio 2020 fino alla fine di settembre 2021, sono stati registrati complessivamente 4,65 milioni di casi. Altri 130.266 decessi, inoltre, i medici li hanno attribuiti al virus.

L'età media dei morti è di circa 80 anni e la maggior parte delle vittime aveva precarie condizioni di salute. 

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