In Italia

Oggi sciopero generale: rischio venerdì nero tra stop di treni, bus e metro

Le proteste, indette dai sindacati Cgil e Uil in tutta Italia contro la manovra 2023 del governo Meloni, sono iniziate in settimana ma oggi arriveranno al culmine

Oggi sciopero generale: rischio venerdì nero tra stop di treni, bus e metro

Di: Redazione Sardegna Live-Adnkronos


Si chiude oggi, venerdì 16 dicembre, la settimana di scioperi e manifestazioni indetta da Cgil e Uil contro la manovra 2023 del governo Meloni.

Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini sarà a Roma dove concluderà la manifestazione regionale in programma per le 10, in piazza Madonna di Loreto (piazza Venezia). Diretta su Collettiva.it. Oltre al Lazio si mobiliteranno: Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana.

Intanto ieri, 15 dicembre, ad astenersi dal lavoro sono state le lavoratrici e i lavoratori di Abruzzo, Marche e Piemonte.

In Lombardia aderiscono allo sciopero i lavoratori di Atm. Sciopero che potrebbe avere conseguenze sul servizio dalle 18 alle 22. I mezzi sono garantiti per tutto il resto della giornata. Linee Autoguidovie: i bus potrebbero risentire dello sciopero tra le 18 e le 21:59. Funicolare Como-Brunate: lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio della funicolare dalle 8:30 alle 12:30. Anche in Emilia-Romagna per il personale viaggiante dei servizi automobilistici e filoviari Tper dei bacini di servizio di Bologna e Ferrara (bus e corriere) problemi in vista con lo sciopero che si svolgerà dalle 11.30 alle 15.30 di venerdì. In questi orari i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti.

Per la giornata di oggi, a Roma sciopera l'intera rete Atac e l'intera rete RomaTPL. Sulla rete Atac lo sciopero riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento. Il servizio sull'intera rete non sarà garantito dalle 20 alle 24. Alle 0.01 del 17 dicembre 2022 saranno riattivati i servizi eventualmente sospesi. Saranno garantite le corse previste entro le ore 19.59 e dopo le ore 0.01 del giorno 17 dicembre 2022. Nella fascia di sciopero, non saranno garantite le corse delle linee bus notturne (contraddistinte dalla lettera n) previste prima delle ore 0.01.

In Toscana sono possibili disservizi e disagi per i passeggeri della tramvia di Firenze dalle 9.30 alle 17. La tramvia circolerà regolarmente dall’inizio del servizio (5 del mattino) fino alle ore 9.30 e dalle 17 fino alle 2 di notte. In Liguria lo sciopero riguarda anche il personale di Amt. A Genova il personale viaggiante urbano si asterrà dal lavoro dalle 11.30 alle 15.30; il restante personale (comprese biglietterie e servizio clienti) si asterrà dal lavoro nelle ultime 4 ore del turno. Il personale viaggiante provinciale si asterrà dal lavoro dalle 10.30 alle 14.30; il personale delle biglietterie provinciali invece fino alle alle 14.

In Campania, Anm informa che venerdì 16 dicembre l'organizzazione sindacale FILT-CGIL aderisce alla prima azione di sciopero regionale del trasporto pubblico locale di 4 ore, dalle 9.00 alle 13.

Dalle 9:01 alle 17 di oggi, i treni potranno subire cancellazioni o variazioni, si legge sul sito di Trenitalia. Per i treni Regionali, nelle regioni interessate (Regioni Toscana, Lazio, Campania, Alto Adige, Emilia Romagna e Liguria) e in quelle limitrofe, possono verificarsi cancellazioni o variazioni. Lo sciopero può comportare modifiche al servizio, anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. Attivo il numero verde gratuito 800 89 20 21.

I motivi dello sciopero. Uno sciopero per chiedere di aumentare i salari detassando gli aumenti dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro per recuperare almeno una mensilità, e introducendo un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione (cosiddetto recupero del drenaggio fiscale).

Viene chiesto, inoltre, di conferire tutele a tutte le forme di lavoro, assegnando ai ccnl un valore generale, sancendo così anche un salario minimo e diritti normativi universali; di eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo; una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività; la tassazione degli extraprofitti che generi risorse per un contributo straordinario di solidarietà; la rivalutazione delle pensioni; risorse per il diritto all’istruzione, per la sanità che ha affrontato e sta affrontando gli effetti drammatici della pandemia.

Un altro motivo è la richiesta di cancellare la Legge Fornero e introdurre l’uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e “povere”, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi.

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