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Berlusconi rompe il silenzio elettorale e attacca i giudici

"Arresti a Palermo? Giustizia politicizzata” ha detto il leader di Forza Italia subito dopo il voto per il Referendum

Berlusconi rompe il silenzio elettorale e attacca i giudici

Di: Redazione Sardegna Live


Dopo il voto per il referendum sulla giustizia presso il proprio seggio a Milano, Silvio Berlusconi ha rotto il silenzio elettorale, commentando in particolare l’arresto dei candidati di Forza Italia e Fdi a Palermo: "Questi arresti di candidati un giorno o due prima delle elezioni, potevano anche aspettare due giorni dopo, questa è sempre la storia della giustizia politicizzata che non è morta" ha detto il leader di Forza Italia.

"Certo che va affossata" la Legge Severino. Così ancora l’ex premier. "Per una cosa risibile mi hanno condannato a sei anni di esclusione dalla vita politica. I servizi sociali mi sono piaciuti perché mi è sempre piaciuto aiutare gli altri - ha aggiunto - Ho fatto delle cose che mi facevano tornare a casa contento. Mi hanno buttato fuori dalla politica italiana per molti anni. Poi mi sono fatto eleggere e ho avuto moltissimi voti nel parlamento europeo dove lavoro per l'interesse dell'Italia e di tutta l'Europa".

"Mi sembra che sia una polemica del tutto inutile e senza senso", ha detto poi Berlusconi commentando le polemiche sul mancato viaggio di Salvini a Mosca. "La crisi Ucraina? Ho pensato che se io fossi stato Presidente della Repubblica, sarei potuto andare a Mosca, e ripetere con Putin quello che ho fatto nel 2008", ha aggiunto il leader azzurro.

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