In Italia

Scuola: il 28 gennaio gli studenti in piazza per Lorenzo

"Di scuola-lavoro non si può morire"

Scuola: il 28 gennaio gli studenti in piazza per Lorenzo

Di: Redazione Sardegna Live


In questi giorni gli studenti di diverse scuole e città hanno protestato davanti al MIUR e agli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali, in seguito alla morte di Lorenzo Perelli, schiacciato da una trave d'acciaio durante il suo ultimo giorno di alternanza.

"Non si può morire di scuola-lavoro", recita lo striscione esposto dagli studenti, che scenderanno in piazza in tutta Italia il prossimo 28 gennaio.

 "La morte di Lorenzo non è un incidente - dichiara Simon Vial, responsabile scuola del Fronte della Gioventù Comunista - in questi anni si sono già verificati gravi incidenti che hanno coinvolto studenti in stage PCTO, ma non è stata presa alcuna misura che tutelasse la loro sicurezza o che mettesse in discussione il sistema dell'alternanza scuola-lavoro".

"Non si può morire a 18 anni lavorando gratis dentro un'officina - continua Vial - Oggi i ministri del Governo Draghi piangono lacrime di coccodrillo, mentre stanziano altri miliardi per finanziare il sistema dell'alternanza scuola-lavoro con il PNRR. Tutte le forze politiche che hanno sostenuto e votato la "Buona Scuola" hanno una responsabilità pesantissima su questa situazione. È un sistema marcio quello che insegna a milioni di giovani che è normale lavorare gratis senza diritti e sicurezza, per abituarli a un futuro di sfruttamento e miseria. Per questo scenderemo in piazza venerdì 28 gennaio.

 Invitiamo tutti gli studenti e i lavoratori a unirsi alla nostra protesta, perché c'è in gioco la nostra vita e il nostro futuro. La morte di Lorenzo non passerà sotto silenzio".

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