Morto il medico contro il Green pass e a favore delle terapie domiciliari: da un mese lottava contro il Covid
Era tra i personaggi di punta dei No paura day e delle manifestazioni no vax, e chiamava i virologi “pseudoscienziati”
Di: Redazione Sardegna Live
Sempre in prima fila durante i No paura day, le manifestazioni in piazza Castello e a Lido degli Estensi dove la comunità no vax diffondeva il proprio pensiero, in protesta alle norme di contenimento pandemico, il medico Roberto Marescotti, di Copparo, in provincia di Ferrara, è morto il 18 gennaio a 64 anni, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Anna di Cona, dove era ricoverato da quasi un mese dopo aver contratto il Covid.
Esercitava la professione di medico all’ospedale del Delta, a Lagosanto, anche se per un certo periodo era stato sospeso; contro le direttive sanitarie contro il Sars-Cov-2, aveva espresso la sua criticità nei confronti del Green pass, mentre era molto fiducioso nelle terapie domiciliari. Marescotti chiamava i virologi “pseudoscienziati” abbracciando il fronte opposto vicino ai no-vax.
Molto attivo sui social, era anche scrittore e di recente aveva pubblicato un romanzo fantasy dal titolo "Un mostro chiamato virus". A dicembre, il medico era risultato positivo al Covid, venne ricoverato e da gennaio la malattia si aggravata a tal punto da richiederne il trasferimento in terapia intensiva all’ospedale Sant’Anna di Cona.
Marescotti viveva insieme alle sue due cagnoline, Puffy e Tosca. Durante il ricovero, molti suoi amici si sono mobilitati su Facebook per mandare avanti una raccolta fondi in favore dei suoi cani, per dar loro da mangiare e farli accudire. Ora, tra gli amici del dottore di Copparo, c’è anche chi si mobilita per trovare ai suoi cani una nuova casa.