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Nel dibattito interno al Governo relativo alle eventuali riaperture nel corso del mese di aprile ha vinto il fronte rigorista appoggiato dal ministro della Salute Roberto Speranza e dallo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi. Non ci saranno zone gialle fino al 30 aprile secondo quanto previsto dalla bozza del nuovo decreto legge Covid, che verrà approvato oggi in Cdm ed entrerà in vigore dopo Pasqua.
Zone rosse e arancioni in tutta Italia, dunque, ma il Consiglio dei ministri avrà facoltà di prevedere deroghe nel caso di un basso numero di contagi e dati particolarmente positivi della campagna di vaccinazione. "In ragione dell'andamento dell'epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga" alla norma che "abolisce" le zone gialle, si legge.
Non saranno consentite le visite a parenti o amici in zona rossa fino al 30 aprile, le si potrà effettuare invece nel weekend di Pasqua ma una volta al giorno, massimo di due persone più minori di 14 anni al seguito. Le visite saranno sempre consentite in zona arancione.
E' confermato il rientro in classe fino alla prima media in tutta Italia, anche in zona rossa. I presidenti di Regione non potranno più firmare ordinanze restrittive per sospendere l'attività scolastica in presenza. La scuola sarà in presenza fino alla terza media in zona arancione e con un minimo del 50 per cento alle superiori. I sindaci potranno chiudere singoli istituti o classi per arginare eventuali focolai.