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"Buona sera signora, suo figlio è uno spacciatore?". Così l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, si è rivolto suonando un citofono di via Deledda, nel cuore del quartiere popolare del Pilastro a Bologna. E' stata Annarita Biagini, una donna di mezza età, fan del leader leghista, a indicare questo citofono e ad accompagnare Salvini in un giro nel quartiere. ANSA/FERMO IMMAGINE VIDEO +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++
Due arresti per droga sono stati eseguiti dai carabinieri nel condominio di via Grazia Deledda, in zona Pilastro a Bologna, nel medesimo appartamento dove un anno fa citofonò Matteo Salvini. "Lei spaccia?", chiese il leader della Lega parlando al citofono al ragazzo che rispose, all’epoca minorenne, dopo che un residente del posto aveva indicato gli inquilini di quell'appartamento come presunti spacciatori.
Ieri sono finiti nei guai i genitori del ragazzo: il padre 59enne e la madre 58enne, lui di origine tunisina e lei nata in Svizzera. Sono entrambi accusati di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, del possesso di soldi falsi e armi. I militari li avrebbero trovati in possesso di 13 grammi di cocaina, 170 grammi di marijuana, 384 grammi di hashish, un bilancino di precisione, materiale utilizzato per il confezionamento della droga, il caricatore di una pistola semiautomatica calibro 380 Acp contenente 6 proiettili, altri 4 proiettili calibro 22 LR, 4 proiettili calibro 9 mm, uno storditore elettrico tipo taser, 50 proiettili a salve, inoltre 925 euro autentici e 340 euro in banconote contraffatte.
"La cronaca, con la scoperta di un sospetto traffico di droga nell’appartamento del quartiere Pilastro, a Bologna, a un anno di distanza fa emergere la verità". Così il consigliere regionale della Lega Michele Facci ha commentato l’operazione delle forze di polizia e dei carabinieri. "Un uomo tunisino e una donna italiana sono finiti nel mirino dei carabinieri, gli accertamenti sono in corso - ha aggiunto Facci - ma la grancassa politica che aveva stigmatizzato il gesto del senatore Salvini ora sta in silenzio, è muta davanti alla realtà dei fatti e alla capacità di ascolto che la Lega può offrire. Per quella vicenda era stato sanzionato anche un sottufficiale dei carabinieri, accusato di aver fatto da tramite fra Salvini e la donna che l’accompagnò nella visita al quartiere. Il nostro plauso va alle forze per la brillante operazione, la verità prima o poi viene a galla".
Salvini, sulla propria pagina Facebook, ha commentato la notizia: "Blitz anti-droga a Bologna. Il tempo è galantuomo. La droga fa male".