Pula

Amministrative 2022 | Intervista a Walter Cabasino, candidato sindaco a Pula

"Le sollecitazioni dei cittadini e di molti rappresentanti del tessuto socio-economico del territorio mi hanno dapprima incoraggiato e poi convinto a ricandidarmi"

Amministrative 2022 | Intervista a Walter Cabasino, candidato sindaco a Pula

Di: Pietro Lavena


Walter Cabasino, 69 anni, sposato, due figli. Medico di famiglia a Pula da oltre 40 anni. Già vicesindaco per una legislatura e sindaco per due legislature (2004-2014), due volte consigliere provinciale. E' candidato alla carica di sindaco alle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Pula, sostenuto dalla lista "Pula 2022 verso il futuro". (Qui la pagina dedicata alla tornata elettorale)

 

Perché ha deciso di scendere nuovamente in campo?

Le sollecitazioni dei cittadini, di molti rappresentanti del tessuto socio-economico del territorio e degli amici del gruppo "Pula 2022 verso il Futuro", mi hanno dapprima incoraggiato e poi convinto a ricandidarmi alla guida della nostra cittadina. Sento questa scelta e questo impegno come un atto di gratitudine verso Pula che mi ha dato tanto da un punto di vista politico e professionale.

Mare, bellezze naturalistiche e archeologia sono il fiore all'occhiello del vostro patrimonio. Quale percorso per sfruttare le ricchezze e creare nuove opportunità di lavoro?

Pula per le potenzialità espresse e inespresse del territorio (turismo, agricoltura, ricchezze naturalistiche, beni culturali) ha tutte caratteristiche per poter pensare in grande. Però per questo si devono creare le condizioni, bisogna anzitutto potenziare le sinergie con gli altri Sindaci del territorio, con la Regione e soprattutto avendo un ruolo propositivo all'interno dell'area metropolitana di Cagliari e in generale con tutti gli enti sovraordinati al Comune. Non è più tempo di azioni scoordinate e di protagonismi isolati. Questo vale per il turismo, ma è importante anche quando si parla di trasporto locale, di servizi, di sanità, di accesso ai finanziamenti pubblici e adesso ci sono i fondi PNNR, una opportunità che Pula deve utilizzare al meglio.

Quali sono i punti salienti del vostro programma e come sfruttare i fondi del Pnrr?

Aspettiamo che il Piano urbanistico adottato dalla precedente amministrazione rientri dalla Regione. In base alle osservazioni che farà si adotteranno degli aggiustamenti tenendo conto della nostre visione di sviluppo del territorio, ma allo stesso tempo utilizzando tutto ciò che è utilizzabile a prescindere da chi lo ha proposto. Sicuramente il Comune non aggiungerà ulteriori limitazioni o norme punitive, anzi cercherà di mitigarle nell'interesse dei cittadini e degli imprenditori. L'Amministrazione si batterà perché nel nostro territorio si realizzi un porto turistico, non abbiamo nessuna preclusione per il porto a Foxi, aspettiamo le osservazioni della Regione. Abbiamo comunque la sensazione che l'opera presenti grosse difficoltà per essere realizzato nel sito prescelto, per questo motivo bisognerà subito ripensare al sito alternativo di Agumu. Serve un Piano particolareggiato del centro storico, un Piano di utilizzo dei Litorali che deve essere uno strumento finalizzato a permettere ai privati di sviluppare attività indirizzate a dare servizi lungo la costa: chioschi, attività ricreative e sportive. Ad oggi è mancata una vera azione di promozione turistica. La tassa di soggiorno deve essere utilizzata per la promozione e per dare servizi di qualità al turista. L'offerta turistica deve ricomprendere tutte le eccellenze del territorio di Pula. Bisogna potenziare le collaborazioni tra i comuni viciniori, tra pubblico e privato, siano essi i Consorzi o le altre associazioni. La marcia in più che Pula ha rispetto a molte altre località turistiche è il patrimonio culturale: Nora, le torri costiere, i numerosi nuraghi. Per chi visita l'area archeologica devono essere offerti dei servizi di accoglienza che devono partire dalla valorizzazione delle professionalità del personale che ci lavora. I beni ambientali come il Parco del Gutturu Mannu devono diventare un polo di attrazione in modo da creare ricadute economiche e occupazionali.

E poi?

Opere pubbliche. Bisogna partire dalle piccole cose che poi è quello che i cittadini chiedono quotidianamente. Cura e pulizia del territorio, decoro urbano, fare la manutenzione e finire le opere già esistenti, rendere gli ingressi più accoglienti. Completare le opere: palazzetto, museo, tiro al piattello, parchi giochi. Le nuove opere o le nuove aree verdi devono essere accompagnate da una cura attenta dell'esistente. L'agricoltura, con le sue 177 aziende di cui la stragrande maggioranza dedicata alla coltivazione dei pomodori in serra e al florovivaismo, rappresentano ancor oggi uno dei settori importanti dell'economia pulese. Da qui le attenzioni per questo settore che devono partire da necessità di potenziare la riserva idrica e la promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari ai fini turistici. E' necessario infine rispondere ai bisogni socio-assistenziali dei cittadini e sostenere quelli in difficoltà. Potenziare il poliambulatorio con l'obiettivo di dare più servizi ai cittadini e ai turisti.

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