Maria Grazia Caligaris dell'associazione Socialismo Diritti Riforme Odv ha riportato il disagio denunciato da diversi familiari di persone detenute, in relazione alle cure dentistiche: " Si moltiplicano le carenze sanitarie nel carcere cagliaritano. È assurdo infatti che in una realtà come quella della Casa circondariale di Cagliari-Uta, con 630 ristretti (26 donne), con molti anziani e tossicodipendenti, l' odontoiatra disponga di 3 ore settimanali per le cure (ne sono previste 18).Il fatto ancora più grave è che la situazione si protrae ormai da tre mesi ”. 

Caligaris ha sottolineato che " sono costrette ad assumere continuamente forti analgesici, per lenire il dolore ". " La grave carenza delle ore dello specialista odontoiatra - osserva - è la conseguenza delle dimissioni del precedente incaricato che ha lasciato il 31 dicembre dell'anno scorso. A regime infatti le ore previste sono 18. Quello che lascia perplessi però è la grave carenza di altri specialisti come il neurologo, assente, l'oculista, figura professionale con solo 3 ore settimanali.Sembra proprio che la situazione sanitaria della Casa circondariale di Cagliari-Uta non sia al vertice dei pensieri della Asl, nonostante la questione sia di primaria importanza. Basti pensare che per ogni accertamento clinico, e spesso per consulti diagnostici, diventa necessario accompagnare il paziente detenuto in un ospedale con la scorta ".