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"Io facevo corsi di autodifesa e in quel caso sono stata la prima a non sapermi difendere, a non fare niente. Questo è quello che mi dà più fastidio, avrei potuto proteggere anche la mia amica". A parlare con la pm di Tempio Pausania Ilaria Corbelli è 'Marta' (il nome è di fantasia), una delle due ragazze che ha denunciato quattro giovani campani di stupro di gruppo.
Secondo le due ragazze un "caso fotocopia" a quello che vede indagati Ciro Grillo, il figlio del garante del M5S, e altri tre amici genovesi. In entrambi i casi il fatto è avvenuto in Cosa Smeralda, nel luglio del 2019, ed è la stessa Procura a indagare. Ma se nel caso Grillo la Procura di Tempio ha chiesto il rinvio a giudizio, per i quattro indagati campani è stata chiesta l'archiviazione. Una delle due ragazze, nelle sommarie informazioni al pm, racconta quanto accaduto all'alba del 9 luglio 2019 nella spiaggia di Baja Sardinia.
I fatti dopo una notte in discoteca, dove le due giovani hanno conosciuto i quattro ragazzi, tutti sui vent'anni. "I ragazzi mi ripetevano di togliere la tuta - racconta - e io rispondevo 'No, non voglio toglierla, no!' e loro ridevano e continuavano finché non me l'hanno sfilata. Sentivo le loro mani ovunque, mi toccavano i fianchi e cercavano di toccarmi il seno. Mi dava fastidio e non sapendo come uscire da quella situazione mi sono sentita di lanciarmi in acqua subito", aggiunge.
E con la tutina "all'altezza delle cosce" decide di toglierla "altrimenti non sarei riuscita a correre". "In quel momento mi sentivo impotente, nel panico, non sapevo più come fare. Non ho pensato a nulla, ero bloccata. Ho fatto corsi di difesa ma non sono riuscita a difendermi. E mi dà fastidio. Ero nel panico -ribadisce -, ero arrabbiata con loro, il buio attorno a me".