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Degli scienziati americani captano un segnale radio dallo spazio che non è un semplice messaggio, ma una sequenza codificata di RNA. Questa sequenza viene ricreata in laboratorio, ma qualcosa va storto: da quel codice alieno nasce un virus che si diffonde rapidamente tra la popolazione. Le persone infettate non impazziscono, né diventano ostili: subiscono una trasformazione radicale, entrando in una sorta di mente collettiva, una coscienza condivisa permanente in cui regna una felicità inesauribile, ma al tempo stesso sembrano non provare paritcolari emozioni, celate dietro maschere di sorrisi. Il pensiero di ogni singolo è sincronizzato a quello degli altri, e nel mondo regna improvvisamente una quiete disturbante.
Tuttavia, una dozzina di individui si scoprono immuni a questa improvvisa traformazione globale. Fra di essi la protagonista Carol Sturka (interpretata dalla eccellente Rhea Seehorn), scrittrice di romanzi storici/romance profondamente cinica e insoddisfatta della vita. Questa sua condizione la rende un’anomalia pericolosa agli occhi dei “converted”: non solo non si adatta alla nuova normalità, ma la rifiuta. Carol inizia così a cercare ossessivamente una soluzione per “rinsavire” l'umanità.
E' la trama di Pluribus, nuova serie tv targata Vince Gilligan, geniale regista di Breaking Bad (da tanti considerata la serie più bella di tutti i tempi) e del suo spin-off Better Call Saul. La nuova opera di Gilligan è approdata sulle piattaforme la scorsa settimana (disponibile su Apple Tv), e al momento sono disponibili soltanto tre dei nove episodi che usciranno uno alla settimana. La serie è già stata rinnovata per una seconda stagione.
Un pescatore sardo fra gli immuni al virus
Carol, per intercessione dei “contagiati”, che per indole risultano accondiscendenti e sevizievoli davanti a ogni tipo di richiesta, riesce a incontrare in Spagna una parte degli “immuni” (solo quelli capaci di comprendere e parlare inglese), che come lei non hanno subito gli effetti del virus. Tuttavia, fra questi la scrittrice sembra essere l'unica a trovare inquietante e sinistra la conversione del resto dell'umanità, e la sola a voler “salvare” il pianeta dalla felicità incondizionata.
Così, ancora turbata dal menefreghismo di questi ultimi, si informa sull'identità di quelli non ancora incontrati, nella speranza di trovare qualcuno disposto ad aiutarla nella risoluzione del mistero. Lo fa tramite Zosia, una donna contagiata che le offre disponibilità per fornirle informazioni sul nuovo mondo e metterla in contatto con i pochi immuni rimasti (ricordiamo, i contagiati sfruttano una sorta di grande mente condivisa che gli permette di sapere in tempo reale cosa succede in ogni angolo del globo).
Nel terzo episodio, a bordo dell'aereo che la riporta a casa, ad Albuquerque, Carol si rivolge a Yara: “Dimmi di quelli che parlano altre lingue”. A quel punto la donna elenca alla protagonista gli altri immuni: un venditore di caramelle di Istanbul, una giovane contorsionista indonesiana, una bambina sudafricana figlia di allevatori, un predicatore yemenita, un imprenditore paraguayano e un pescatore... sardo!
Chi è il personaggio sardo di Pluribus
Nell'intricato universo di Gilligan l'uomo rappresenta un anziano di 89 anni, ormai in pensione: si chiama Sidore Melis. Il regista americano ha scelto un cognome diffuso nell'Isola, ma un nome singolare, piuttosto raro. Sidore deriva da “Isidoro”, che significa “dono di Iside”. In Italia è praticamente assente come nome proprio moderno, mentre in Sardegna appare principalmente nella forma locale di Santu Sidore (Sant'Isidoro Agricoltore), festa celebrata in numerosi centri, soprattutto del Nuorese, fra cui Mamoiada, Orune e Silanus, ma anche nella stessa Nuoro (nel quartiere cittadino di Seuna).
Un personaggio, quello del pescatore sardo scelto dal creatore di Pluribus, che al momento rimane avvolto dal mistero, solamente menzionato all'interno della serie, ma, vista la sua potenziale importanza nella trama (è infatti uno dei pochissimi immuni), non è escluso che possa apparire nei prossimi episodi.
Per scoprire i curiosi risvolti dell'ultima opera di Gilligan non resta che attendere le prossime settimane, quando le nuove puntate chiariranno man mano il mistero dietro il “virus della felicità” e sveleranno nuovi intriganti personaggi, compreso, magari, l'anziano signore dalla Sardegna.

