Svolta nelle indagini sull'omicidio di Pietro Sanna, il 23enne nuorese trovato in un lago di sangue nel suo appartamento a Londra. L'assassina sarebbe la coinquilina bengalese che ha confessato l'omicidio.

Il giovane è stato ucciso a coltellate lunedì mattina. A dare l'allarme proprio la coinquilina che aveva chiamato il fratello di Pietro, Giomaria, anch'egli residente nella capitale britannica, chiedendogli di recarsi nell'appartamento dove la vittima risiedeva a Canning Town. <o:p></o:p>

Così, Giomaria, era corso nel quartiere di East London suonando al campanello e, non avendo ricevuto risposta, aveva sfondato la porta trovando il cadavere del fratello. <o:p></o:p>

La bengalese era sparita nel nulla ed è stata ritrovata nel corso di ricerche a tappeto condotte dalla polizia londinese fra lunedì e mercoledì. Scotland Yard, inizialmente, non aveva fornito notizie sull'identità della donna fermata ma nella serata di ieri, 28 giugno, è arrivata la conferma che si tratta proprio della ragazza di origine asiatiche. <o:p></o:p>

Ora la polizia dovrà indagare per scoprire il movente del delitto e fare piena luce sull'accaduto.

Pietro Sanna era figlio di una famiglia di imprenditori nuoresi molto noti in Barbagia e a San Teodoro dove gestiscono l'Hotel Scintilla. Si era recato in Inghilterra seguendo l'esempio del fratello per cercare lavoro e migliorare la lingua. Dopo una breve esperienza come cameriere in un bar, era stato assunto in un grande magazzino e a luglio sarebbe tornato in Sardegna per le vacanze estive.