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Teatro della macabra storia è la cittadina di Harrisburg in Pennsylvania, dove la famiglia Tutko viveva con i suoi sei figli di 3, 6, 10, 12 e 13 anni, di cui alcuni di loro sono disabili.
Kimberly, 38 anni, ha raccontato che il marito Jarrod le ha nascosto per giorni la morte del figlio fino a quando lei non ha sentito una strana puzza provenire dal terzo piano della loro casa di Green Street. Quando gli ha chiesto cosa fosse quel forte odore, il marito è andato al piano di sopra ed è tornato da lei con Jarrod Jr., 8 anni, avvolto in un lenzuolo, privo di vita. La donna ha poi dichiarato alla polizia che solo guardando il figlio si è resa conto che il bambino era morto da qualche giorno. Per poi aggiungere che, quando ha chiesto a Jarrod perché non avesse detto nulla, lui ha risposto che «aveva troppa paura di dire qualcosa per gli altri bambini in casa».
Non sono ancora chiare le cause del decesso, certo è che il bambino viveva in una stanza ridotta in pessime condizioni igieniche: la cameretta era priva di mobili e sporca. Le pareti e il pavimento erano spalmate di feci. In un angolo una piccola televisione. La madre ha giustificato lo stato di degrado in cui viveva il bambino come la conseguenza dei suoi comportamenti incontrollabili. «Non potevamo portarlo a scuola e si rifiutava di mettere il pannolino» ha detto alla polizia.
Gli abitanti di Harrisburg si domandano come una madre possa non accorgersi della morte di un figlio che abita sotto lo stesso tetto.
La donna si è giustificata dicendo che del bambino si occupava principalmente il marito, mentre lei si prendeva cura di un'altra figlia cieca, affetta da autismo e in stato vegetativo, confinata in un letto al secondo piano della casa.
Intanto il marito, 38 anni, è stato arrestato con l’accusa di occultamento di cadavere e di non essersi preso cura del bimbo provocandone la morte.
La sua cauzione è stata fissata a 500mila dollari. La madre, invece, non è stata accusata di alcun crimine.