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San Michele, la storia infinita. La consueta cartolina stile far west è ben nota a chi ci abita, a chi deve ritirare i rifiuti, a chi deve poi bonificare e forse un po meno a chi in Comune sa e conosce chi evade la tassa sui rifiuti.
Strane coincidenze, sotto i palazzi condominiali, nelle zone già citate, la presenza dei mastelli è quasi un miraggio. O se ci sono, non bastano a contenere tanta sporcizia che invece abbonda come non mai sull’asfalto.
Così, in mancanza di contenitori o dei passaggi più frequenti degli operatori incaricati, l’immondizia di casa si conferisce in strada, tra i marciapiedi, con il proliferare delle mini-discariche.
E che dire poi dei rifiuti ingombranti: poche le prenotazioni al centralino-numero verde della ditta incaricata, soprattutto da quelle zone cosiddette “recidive” alla mancata osservanza delle buone regole della differenziata e del porta a porta: per disfarsi di mobili vecchi, materassi e bustoni puzzolenti basta conferire all’aperto, senza il timore di essere visti e sanzionati, così come accade ogni giorno.
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