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Stava mettendo l'auto in moto quando l'assassino lo ha freddato con un colpo di arma da fuoco alla testa. Massimo Melis, 52enne di origini sarde, è stato trovato morto ieri nella sua auto a Torino (qui la notizia). L'uomo aveva appena accompagnato a casa, dopo cena, la donna che stava frequentando. Secondo gli investigatori l'omicidio potrebbe essere legato proprio alla relazione sentimentale della vittima, ma naturalmente non si escludono altre piste.
Melis non era sposato e viveva con la madre Rosaria, pensionata. Lavorava come autista della Croce Verde di Torino. Quando il suo corpo è stato ritrovato, probabilmente giaceva senza vita all'interno dell'auto già da alcune ore. Gli investigatori hanno sequestrato tutti i filmati delle telecamere della zona, nella speranza che abbiano ripreso l'assassino prima o dopo l'omicidio. Gli agenti della Mobile stanno anche esaminando il cellulare della vittima, per capire quali siano stati i suoi ultimi contatti.
Tutte le impronte e tracce di Dna trovate all'interno dell'abitacolo della Punto verranno analizzate. Verranno inoltre esaminati anche i suoi conti correnti, per capire se l'uomo avesse debiti o se negli ultimi mesi ci fossero stati movimenti sospetti. L'assassino avrebbe freddato Melis e poi chiuso la portiera per ritardare il ritrovamento del corpo. Fino alla tarda sera di ieri gli agenti hanno sentito, in qualità di testimoni, la fidanzata - ultima ad averlo visto vivo -, alcuni passanti, i clienti del bar dal quale pare fosse appena uscito e i residenti della zona.