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La grande pinza idraulica del “bàmboro” ha ripreso più vigorosa che mai il suo lavoro. Demolisce, demolisce o per usare il termine ormai in auge nel limbo politico, rottama a più non posso.
Il primo cittadino fiorentino però deve aver letto la storia di Iosif Vissarionovic Džugašvili, un baffone giorgiano che di mestiere faceva il sanguinario, visto che fino ad oggi si è preoccupato soprattutto di “eliminare” i suoi compagni di partito piuttosto che gli avversari. Quei compagni che si presentano agli occhi del popolino sventolandosi il naso per evitare odori sgraditi e parlando di uguaglianze sociali con abiti da pinguino disegnati da grandi stilisti.
La simpatica canaglia probabilmente va per tappe, ed una volta vinte le primarie penserà ad altri antagonisti. Staremo a vedere. Per intanto “ er puppone de Firenze” ha iniziato a smacchiare il giaguaro, non quello di cui parlava Bersani, ma l’altro, quello di casa. Quello che nei tanti anni passati, pur dicendo di rappresentare il popolo dei lavoratori non faceva che perdere voti da chi il lavoro lo conosce per davvero, solo per conservare quelli della presunta “intellighenzia”. Una banda di illusi quasi estinti, che rimangono aggrappati a vecchi stereotipi, e che considerano padroni della cultura solo chi frequenta i loro raffinati salotti.
Questo "sfasciacarrozze" che parla con la C "ovoddese", ha capito che di questo passo gli elettori continueranno a snobbare gli snob, acclamando i vari “grilli parlanti” e l’ennesima sconfitta ribusserà indisturbata. Cosi pur gridando “vade retro” a possibili future larghe intese, zitto zitto (si fa per dire…) lavora affinché si rispolveri il vecchio compromesso storico per cui qualcuno ci ha rimesso la pelle. Realizzando cosi un grande abbraccio che gli permetterà, manovrando la grande pinza, di allontanare le frange estreme dalla torta elettorale.
Chi vivrà vedrà, Aldo con un intento tale non fece ritorno, Enrico fu tamponato da un camion in Russia (con intenzioni diverse dal voler frodare l’assicurazione). Ma erano altri tempi, chissà!!