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Angelo Tolu, 47 anni, risiede a Pula il paese per il quale da 10 anni ricopre il ruolo di Assessore comunale per il Turismo, la Comunicazione e l'Innovazione tecnologica. Il suo lavoro lo vede quale responsabile CED del vicino Comune di Sarroch. La sua esperienza nel settore del turismo lo ha portato ad essere membro dell'ufficio di Gabinetto dell'Assessorato Regionale al Turismo, nonché vicepresidente del Consorzio Turistico Costiera Sulcitana. Una passione, quella per il turismo che coltiva dal 1995, da quando inizia ad occuparsi della Pro-loco di Pula. Si è candidato alle elezioni per il rinnovo del consiglio Regionale Sardo del 16 febbraio prossimo nelle fila dei Riformatori, il suo partito, con Cappellacci Presidente.
Sig. Tolu, lei vive ma sopratutto lavora in una zona dove una grossa fetta dell'economia si regge sulle Raffinerie. Crede che ciò contrasti con un progetto di ampliamento del comparto turistico?
Ovviamente la presenza di un polo industriale importante come quello di Sarroch crea qualche imbarazzo nelle aspirazioni di un territorio che vuole puntare sul turismo come volano principale della propria economia. Tuttavia non si può trascurare il fatto che l’industria costituisce un settore che genera posti di lavoro e sulla cui convivenza non si può prescindere, garantendo però la massima attenzione e sensibilità sulla qualità dell’ambiente e sulla tutela della salute dei cittadini.
Le voci che parlano di una imminente smobilitazione della raffineria Saras sono sempre più insistenti. Nell'eventualità, crede che il settore turistico possa, da solo, assorbire il contraccolpo?
Un eventualità di questo tipo potrebbe rappresentare in questo momento un duro colpo ad un’economia del territorio già duramente provata dalla crisi economica che investe la Sardegna. Il settore turistico in questo momento non è in grado di sopperire ad una ipotesi di smobilitazione, considerando che uno sfruttamento ai fini turistici dell’area interessata presuppone una difficile e lunga bonifica ambientale.
L'indotto della Saras. Può farci un calcolo di cosa significa, in termini occupazionali, per la circoscrizione alla quale lei chiede il sostegno elettorale?
La Saras oggi rappresenta in Sardegna l’unico vero polo industriale ancora in grado di garantire importanti livelli occupazionali, parliamo di circa 2000 dipendenti diretti cui si aggiungono altrettanti se non di più dell’indotto, una presenza in questo momento determinante per la sopravvivenza dell’economia di questo territorio che va trattata con rispetto ma anche con attenzione e determinazione.
Il progetto "Eleonora" della Saras, interrotto a seguito delle proteste della popolazione, poteva convivere oppure no, con la sua idea di turismo?
Se partiamo dalla consapevolezza di voler utilizzare il turismo come elemento e settore trainante della nostra economia è ovvio che un progetto come quello di “Eleonora” risulti essere certamente incompatibile con questa vocazione, stiamo parlando inoltre di un progetto “esplorativo” dagli incerti risultati con indubbie ripercussioni su un territorio con una importante vocazione agricola la cui immagine potrebbe essere compromessa a danno di centinaia di posti di lavoro che dal comparto agro-alimentare traggono il loro reddito.
Abbanoa. Le pare la soluzione giusta quella del fallimento?
Abbanoa paga le conseguenze di una cattiva gestione frutto di un’inf