Non si placano i commenti sui social relativi alla Zona Franca a Giave. A questo proposito, pubblichiamo due post, il primo del Sindaco di Pozzomaggiore Mariano Soro e il secondo del suo collega di Bonorva Massimo D’Agostino, relativi alla vicenda.

Mariano Soro: «oggi volevamo esprimere un nostro parere, come amministratori di maggioranza, riguardante l’argomento Zona Franca "proclamata" a Giave. Fermo restando che se mai ci fossero agevolazioni reali e attualmente realizzabili per il territorio sardo, saremo i primi come tutti i nostri colleghi amministratori a fare di tutto per ottenerle.  Parliamo adesso dell’argomento che oggi fa discutere tutti quanti e cioè Zona Franca. Nulla da dire sulla positività della questione, ma proporla con tanta superficialità, illiceità e soprattutto illudendo intere categorie e tantissima gente non è da amministratori coerenti e realistici. Io da Sindaco (e come molti) ogni giorno mi batto e combatto contro le mancanze di ogni genere che questo Stato e Regione propinano alle comunità da noi amministrate, e trovarmi da un giorno all’ altro con tante persone illuse da una promessa irrealizzabile (al momento)) e sbandierata ai 4 venti non mi va e non trovo giusta nei confronti di un’intera classi di amministratori che ogni istante hanno a che fare con problematiche serie e di vita giornaliera. Ben venga la Zona Franca, ma essendo noi amministratori, soggetti istituzionali, dobbiamo seguire le leggi vigenti, rispettarle e farle rispettare!!! Sia ben chiaro, so che a molti darà da dire il mio post, ma credetemi, noi ci teniamo e lavoriamo di squadra da anni affinché si ottengano risultati positivi e soprattutto reali, non di impatto irrealistico e illusorio creando aspettative enormi sbagliate. Potrei continuare ma credo si sia capito che non sono d’accordo sul metodo e la pubblicità fatta su un argomento che dev’essere invece trattato in sedi competenti quali Comuni, Unioni, Regione, Stato e infine Europa, unico interlocutore. Il Movimento Zona Franca, e chi lo segue, se ritengono l’argomento attuabile portino dinanzi a noi Sindaci gli atti legislativi che ci consentano di attuarlo, sennò lascino i proclami e gli spot elettorali perché, così facendo, creano solo malumore e aspettative negative che non giovano a nessuno. È già difficile la vita di ogni giorno, ci mancano solo questi slogan elettorali a renderla ancora più impegnativa. Scusate la lunghezza del mio sfogo ma credo che tutti noi non abbiamo bisogno di essere messi sotto pressione dai nostri concittadini per argomenti di pura propaganda. Perdonatemi ma spero capiate il senso del mio post di oggi (Ieri Nda). W Pozzomaggiore e la Sardegna (Oggi (Ieri Nda) inserisco pure la nostra terra».

 

 Massimo D’Agostino: «1) Non ho mai criticato né schernito l'operato della collega di Giave, ho semplicemente detto che ognuno amministra come crede ma a mio parere la procedura della collega, nonostante il nobile intento, era il sistema sbagliato e, oltre che non sarebbe cambiato niente, avrebbe procurato anche dei danni per l'eccessiva strumentalizzazione, e rimango di questo parere;

2) Va da sé che quindi conosco l'argomento e mi sono ben informato prima, a differenza dei tanti "scienziati" visti in queste ore e di qualche presunto giornalista che invece dovrebbe rileggersi i miei post e informarsi su cosa ho effettivamente scritto, prima di straparlare sui blog;

3) Proprio per questo ho anche detto che, secondo me, il provvedimento della Giunta del Comune di Giave risulta privo di efficacia in quanto orfano di alcuni passaggi fondamentali, privo della dovuta concertazione territoriale e non attuabile sia per inefficienze (inadempienze?) statali sia per, allo stato attuale, impossibilità pratiche;

4) infine, sempre a mio parere, l'eccessiva personalizzazione che si è creata intorno a questa storia ha provocato notevoli danni perché, a fronte di un obiettivo legittimo, rischia invece di mettere la gente contro i sindaci e gli stessi sindaci uno contro l'altro, oltre alle tante assurdità e autentiche stupidaggini lette in queste ore. Io non andrò contro le leggi dello Stato italiano per far piacere a Facebook né "difendo le mie idee" o "lotto" per esse andando contro la legge. Quindi non si tratta di "avere o non avere palle", si tratta semplicemente di rispettare le leggi e di agire realmente per il bene comune.

Quindi, dato per assunto che ogni critica costruttiva è ben accetta e che ho il massimo rispetto per tutti i colleghi, che amministrano sempre col solo scopo del bene collettivo, ribadisco che ognuno persegue questo obiettivo come meglio crede e, quindi, il rispetto lo do ma, anche, lo pretendo. Questo vale soprattutto per gli improvvisati blogger in cerca di notorietà preelettorale e per tutti i cittadini che in questi giorni mi hanno insistermene chiesto l'adozione di una delibera inutile, inopportuna e dannosa.

Infine voglio ribadire anche che la questione "Zona Franca" è attentamente seguita sia dei miei uffici che dagli uffici dell'Unione dei Comuni di cui mi onoro di appartenere e ritengo che sia quella la sede ideale dove valutare tutti insieme eventuali azioni, di concerto con gli altri sindaci sardi. Sarò infatti ben lieto di ragionare con i rappresentanti del Movimento Zona Franca e con tutti quelli che avranno qualcosa da dire su questo argomento e su quali possano essere i giusti passi, ma lo farò insieme alla mia Unione, all'ANCI e agli altri sindaci sardi».