Il Consiglio regionale ha approvato, con 30 voti favorevoli e 4 contrari, il provvedimento legislativo riguardante la legge di riforma dell'Ente di governo dell'ambito della Sardegna (Egas). Grazie a ciò, i 29 Comuni della Sardegna che non erano mai entrati in Abbanoa (Aggius, Anela, Arzana, Bessude, Bonarcado, Bottida, Bultei, Burcei, Burgos, Capoterra, Cheremule, Esporlatu, Fluminimaggiore, Gadoni, Lotzorai, Modolo, Nuxis, Olzai, Paulilatino, Perfugas, San Vero Milis, Sant'Anna Aresi, Santu Lussurgiu, Serramanna, Seui, Tertenia, Teulada, Villagrande Strisaili e Villasimius) potranno continuare a gestire il servizio idrico in maniera autonoma.

Il nuovo provvedimento prevede, inoltre, il ridimensionato del capitale sociale da parte della Regione all’interno del gestore, con la quota di partecipazione che scende al 20%, con quelle attuali che verranno date ai comuni entro il 2020. Inoltre, entreranno nel Comitato istituzionale d'Ambito del nuovo ente (Cia), il presidente della Regione oppure un suo delegato e 10 sindaci nominati dal Cal, di cui sarà il presidente. Prevista anche una quantità minima di acqua da garantire alle famiglie disagiate.