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"Ci è stato riferito che nella giornata dell’11 gennaio scorso, un detenuto si è auto lesionato in diverse parti del corpo per poi aggredire gli Agenti della sezione con olio bollente miscelato con peperoncino e pezzi di lametta. Con non poca difficoltà gli Agenti intervenuti sono comunque riusciti ad immobilizzare l’aggressore riportando delle contusioni ed altri danni fisici. Sono stati minuti concitati che hanno messo a nudo ancora una volta la necessità di integrare il personale nelle sezioni detentive dove gli Agenti, contrariamente ad alcuni posti fissi dell’Istituto, sono costretti a lavorare nettamente al di sotto dei livelli minimi di sicurezza previsti". Così il segretario generale della Sardegna Michele CIreddu in una nota rivolta al provveditore regionale Maurizio Veneziano.
"Dopo l’aggressione avvenuta nell’Istituto di Oristano ad opera di un detenuto appartenente al circuito Alta sicurezza, dobbiamo registrare una nuova aggressione nell’Istituto di Uta - prosegue Cireddu -, facendo presagire che non bisogna essere “Cassandra” per ipotizzare che il nuovo anno, così come il precedente, sarà all’insegna degli eventi critici. Chiediamo pertanto un Suo intervento per trasferire l’aggressore in altro Istituto, mettendo in pratica l’unico intervento sinora emanato dal Dipartimento. Sembra davvero incredibile ricordare che questo unico intervento emanato è frutto di anni di studio e di confronti con un gruppo di lavoro che nemmeno l’uscente Capo del Dipartimento è riuscito a migliorare."
Il segretario generale chiede inoltre "di voler verificare e confrontare i numeri degli Agenti assegnati nei vari posti fissi e nei reparti detentivi e, se anche la S.V. avverte la nostra stessa necessità, le chiediamo di sollecitare la Direzione per convocare i tavoli tecnici per riorganizzare i processi lavorativi, tavoli tecnici che peraltro la Direzione continua a rimandare da mesi. Le chiediamo infine di voler fornire delle indicazioni per fare in modo che il personale nelle sezioni possa lavorare con adeguati livelli di sicurezza per evitare ulteriori rischi per l’ incolumità degli operatori. Sarebbe infine cosa gradita se la S.V. volesse mostrare un segno di solidarietà nei confronti dei Poliziotti aggrediti", conclude.