Avrebbe ucciso la vicina di casa Maria Bonaria Contu, 57 anni, perché esasperato dalle parolacce e dagli insulti che il pappagallo della donna gli rivolgeva quotidianamente. La Corte di secondo grado, presieduta da Massimo Costantino Poddighe, ha ritenuto che non sussistano le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, vista la parziale infermità mentale già stabilita nel processo di primo grado, e ha condannato Ignazio Frailis, 49enne di Capoterra, a 18 anni di reclusione. Una riduzione di pena di quattro anni e mezzo rispetto alla sentenza di primo grado.

L'omicidio risale al 2 maggio 2017, quando la vittima passeggiava nel parco della comunità montana assieme a due amiche.

I parenti della pensionata, parti civili, hanno contestato la sentenza. Soddisfatti, invece, i difensori Gigi Porcella e Fabio Pili, che avevano chiesto che venissero fatte cadere le aggravanti poiché, a loro dire, il delitto sarebbe stato legato ad una totale infermità del loro assistito.