Lo si potrebbe definire l’immondezzaio turistico della città, come lo ha definito il consigliere comunale dei Riformatori Sardi, Raffaele Onnis, mostrando immagini che poco hanno a che fare con la cultura del capoluogo sardo: “Ad un anno di distanza dalla mia interrogazione – dice l’esponente di via Roma – questo degrado assurdo sotto la Torre di San Pancrazio rimane in bella vista indisturbato. L’Amministrazione da una parte vuole imporre la cultura dello smaltimento dei rifiuti dall’altra fa bella mostra d’inciviltà. Con la mia interrogazione, oltre a porre in evidenza lo stato di assoluto degrado documentato fotograficamente, si chiedeva per quale motivo non era stata ancora appaltata la ristrutturazione della Scuola Mereu, un bene architettonico della nostra città, già finanziata nel 2010 ai tempi di Floris con 700mila euro. La risposta della Giunta fu che l’immondezzaio sarebbe stato rimosso quanto prima e le opere di riqualificazione sarebbero iniziate entro il 2017. Ad otto anni dallo stanziamento dei soldi, a breve è previsto un sopralluogo della Commissione Lavori Pubblici per “valutare” lo stato dei luoghi. "Siamo nei tempi...". 

RIFIUTI E INCURIA.   Una sorta di eco-mostro, la sotto, basta scorgersi dal muretto antistante la torre e lo spettacolo è desolante: rifiuti di ogni genere, tra materassi, masserizia inservibile, pneumatici di auto e molto altro. La vicenda è abbastanza nota,  alcuni mesi fa il Comune, di concerto con gli uffici sociali preposti e con la Polizia Municipale, diede inizio allo sgombero non forzato di alcuni nuclei familiari che avevano occupato lo stabile abusivamente. Adulti e bimbi sono stati cosi sistemati nelle case ‘parcheggio’ a Mulinu Becciu ma a distanza di mesi nulla si è mosso.