Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nuoro ha condannato a quattro mesi di carcere una 43enne, M.D., nata all’estero ma da sempre residente a Budoni per truffa.

Amici, parenti, vicini di casa o semplici conoscenti. C’erano tutti nella rete della truffatrice seriale.

Secondo quanto ricostruito dai militari, le cui indagini hanno impegnato per oltre un anno i carabinieri di Budoni, la donna carpiva dapprima le generalità della preda, con la confidenza e l’apparente amicizia e poi intestava a loro nome lo stesso identico contatore, che forniva l’energia elettrica per la sua abitazione. Ovviamente, senza pagare nulla. Dopo mesi, l’Enel ha staccato la fornitura per morosità: ma lei aveva già pronta la successiva identità, con la quale riallacciava nuovamente la fornitura.

Una truffa durata anni, senza che il gestore dell’energia si accorgesse mai di nulla, fino a quando non è partita la prima denuncia, da un ignaro cittadino residente in Romagna, che non riusciva a spiegarsi del perché l’Enel inviasse a lui le bollette di una casa di Budoni.

Quando i militari hanno cominciato a indagare hanno scoperto che l’unico legame con la cittadina  era l’amicizia della moglie. Ciò ha poi permesso ai carabinieri di risalire alle altre undici identità.