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È in programma per martedì prossimo, 26 febbraio, la ripresa della trattativa sul prezzo del latte ovino. Al tavolo tecnico convocato dal prefetto di Sassari e Commissario della filiera, Giuseppe Marani. L'incontro si svolgerà a Sassari, a partire dalle 9,30, dunque, subito dopo l'esito delle elezioni regionali.
Il prefetto Marani dovrà fare una difficile opera di mediazione affinché le parti, pastori da una parte e industriali dall'altra, possano trovare un accordo sul prezzo del latte che non è stato ancora raggiunto nel corso di tre incontri, uno a Cagliari e due a Roma, dove lo scorso 21 febbraio in rappresentanza di Assolatte si è presentato il direttore Massimo Forino per parlare di interventi strutturali e non di prezzi, visto che la trattativa per gli industriali si è chiusa ai 72 centesimi al litro offerti a Cagliari. Offerta che i pastori non hanno accettato, fermi nella richiesta, ad oggi, di 80 centesimi al litro.
Al tavolo sulla indicizzazione del prezzo del latte verrà definita una metodologia relativa ai prezzi finali dei prodotti, correlando il prezzo del latte alle dinamiche del mercato del formaggio delle Dop sarde: Pecorino Romano, Pecorino sardo e Fiore Sardo. Al tavolo sono convocati due rappresentanti delle istituzioni, uno del Mipaaft e uno della Regione, due degli industriali, due rappresentanti delle cooperative, due delle associazioni dei pastori e due delle associazioni agricole.
Il governo intanto, al fine di superare la crisi del mercato del latte ovino e dei prodotti lattiero-caseari derivati, ha messo a disposizione 24 milioni di euro con l'istituzione di un fondo di 10 milioni di euro per il 2019 da parte del Mipaaft e 14 milioni per il ritiro delle forme di pecorino in giacenza da parte del ministero dell'Interno.
Il fondo di 10 milioni ha l'obiettivo di "favorire la qualità e la competitività del latte ovino anche attraverso il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, alla ricerca, al trasferimento tecnologico e agli interventi infrastrutturali", secondo quanto è scritto nella bozza del dl sulle "Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale".
Quanto ai 14 milioni del Viminale si tratta di una integrazione al fondo indigenti, per la distribuzione gratuita di alimenti ad alto contenuto di proteine, che viene aumentato per il 2019 con questa dotazione per l'acquisto di formaggi DOP fabbricati esclusivamente con latte di pecora, con stagionatura minima di 5 mesi.