Nella foto: Giovanni Antonio Mereu

Trecento militari impegnati dalle prime luci dell’alba in una vasta operazione che ha portato all’esecuzione di 34 ordinanze di custodia cautelare e di numerose perquisizioni, disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cagliari su richiesta di quella Direzione Distrettuale Antimafia.

I provvedimenti scaturiscono dalle indagini condotte su un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti ed armi, radicata ad Orgosolo e con diramazioni nel Nord Italia.

Il sodalizio era dedito anche a reati contro il patrimonio. In particolare, era stato progettato il furto, a scopo di estorsione, della salma del noto costruttore automobilistico Enzo Ferrari.

All’operazione hanno lavorato unità cinofile, elicotteri e assetti del Reggimento Carabinieri Paracadutisti Tuscania e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna - in diversi centri dell’Isola nonché dell’Emilia Romagna, della Lombardia, del Veneto e della Toscana.

Tra gli arrestati, Giovanni Antonio Mereu, 46 anni di Orgosolo, ma residente a Traversetolo, comune in provincia di Parma, è ritenuto il capo della banda che gestiva il traffico di armi e droga per la Sardegna, dove lui ritornava spessissimo, come riferito dagli investigatori.

E ancora, altro personaggio di spicco è Pasquale Musina, sempre di Orgosolo, i cui familiari hanno un’azienda nel grossetano.

E poi, secondo le indagini i referenti sardi erano Antonello Lutzu, 52 anni e Graziano Lutzu, di 26, entrambi di Mamoiada, Emanuele Cianciotto, 52enne di Fonni, Antonio Francesco Pipere, 51 anni di Orgosolo.