Un banda a conduzione familiare che gestiva un traffico di eroina dall'Olanda è stata scoperta a Cagliari dalla squadra mobile, che stamane ha eseguito 5 misure restrittive, 4 delle quali in carcere.

Secondo quanto emerso dalle indagini avviate nel 2015 dalla quinta sezione narcotici, il capofamiglia, Gianpaolo Coco, cagliaritano di 53 anni, coordinava dal carcere, dove è detenuto da qualche anno sempre per reati di droga, i viaggi in Olanda di familiari e collaboratori per l'approvvigionamento ogni volta di mezzo chilo di eroina pagato all'ingrosso 17.500 euro.

Le comunicazioni dal carcere di Uta al figlio Matteo, 22 anni, avvenivano al telefono oppure tramite "pizzini", inseriti in lettere dal contenuto apparentemente innocuo. Le ordinanze di custodia cautelare firmate del gip Roberto Cau hanno raggiunto in carcere padre e figlio e un collaboratore del capofamiglia, Gianluca Sanna, 45 anni di Quartu Sant'Elena.

La quarta arrestata è un'insegnante di 56 anni, Teodora Manovella, compagna di Sanna. La quinta misura, un obbligo di dimora, è stata notificata a un'amica della coppia, Carola Sarritzu, 38 anni casalinga di Assemini, che si era prestata a farsi recapitare un chilo di eroina spedita per posta dall'Olanda, ma intercettato dalla mobile il 24 agosto dell'anno scorso.

I cinque sono accusati di detenzione di droga ai fini di spaccio. Le indagini sono scattate l'anno scorso quando i sospetti degli investigatori della Squadra mobile si sono concentrati su frequenti viaggi in Olanda di Monica Delogu, la compagna di Giampaolo Cocco.

Nel giugno dell'anno scorso la donna è stata arrestata con mezzo chilo di eroina al suo rientro da Amsterdam a Cagliari. Ma dalla cella il capofamiglia ha deciso di proseguire comunque l’attività, servendosi del figlio Matteo e di Gianluca Sanna che aveva conosciuto in carcere e del quale si era conquistato la fiducia - secondo quanto ricostruito dagli inquirenti - cedendo alcuni grammi di droga alla moglie, Teodora Manovella.

Nell'agosto 2015 il giovane Cocco e Sanna, su indicazioni del presunto capobanda impartite in conversazioni telefoniche dal carcere intercettate dagli investigatori e con "pizzini", sono partiti in Olanda per riprendere i viaggi di approvvigionamento dell'eroina, droga in ripresa sul mercato cagliaritano. "Viene fumata e chi lo fa ritiene erroneamente che faccia meno male", evidenzia il capo della Mobile, Alfredo Fabbrocini.

Intanto, la banda, invece che portare direttamente la droga aveva deciso di farsela spedire, ma un pacco con un chilo di eroina è stato intercettato dalla Mobile prima che venisse recapitato a Carola Sarritzu, un'insospettabile. Nel dicembre scorso è scattata una perquisizione nell'abitazione di Matteo Cocco, dove sono stati sequestrati 16 grammi di cocaina, otto di hashish, circa 300 grammi di marijuana, una pistola illegalmente detenuta e 26.830 euro in contanti. Il giovane è stato arrestato, ma le indagini nei suoi confronti sono proseguite: nel gennaio scorso nell'abitazione di famiglia a Cagliari e in un terreno vicino sono stati ritrovati, in parte sequestrati 621.100 euro, presumibilmente il "tesoretto" accumulato dalla banda durante l’attività di traffico e spaccio.