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"È giusto che un volo di andata da Cagliari a Roma Fiumicino in un giorno di picco costi a un non residente più di 400 euro? Ovviamente anche io non trovo giusto che, da anni, si registri questo fenomeno. Va detto che purtroppo non è una novità. È importante chiedersi, però, se queste tariffe in libero mercato costituiscano un unicum in Europa o siano generalizzate. È sufficiente fare delle semplici simulazioni per capire che volare in Europa a cavallo di un ponte come quello che va da 31 ottobre al 3 novembre abbia dei costi ovunque molto alti".
Sono le parole di Barbara Manca, assessora dei Trasporti, che ha espresso preoccupazione riguardo alle tariffe praticate da Aeroitalia per i passeggeri non residenti durante il Ponte di Ognissanti, sottolineando che, nonostante i vari collegamenti giornalieri, le tariffe possono oscillare tra prezzi ragionevoli e picchi isolati che l'Assessorato considera troppo elevati.
"Un volo di andata da Palma di Maiorca a Madrid il 31 ottobre costa a un non residente tra i 320 e i 420 euro. Un volo da Ajaccio a Parigi con Air Corsica, la compagnia che opera in continuità territoriale tra la Corsica e la Francia, costa 240 euro, ma è disponibile solo il 7 novembre. Prima non è semplicemente disponibile", spiega l'Assessora.
"Al netto delle legittime preoccupazioni, che condividiamo, l'ex presidente Cappellacci disegna un quadro assolutamente parziale e confuso sulla continuità territoriale - precisa Barbara Manca replicando a un comunicato del parlamentare sardo -. Innanzitutto riporta tariffe senza specificare se si tratti di residenti o altri passeggeri, aspetto non di poco conto visto che l'attuale continuità territoriale garantisce ai cittadini sardi tariffe agevolate anche in queste date. Poi, affermando che una simile tariffa 'penalizza gravemente l’isola, rendendola inaccessibile per molti e compromettendo il suo sviluppo economico e turistico' confonde le oscillazioni dei prezzi di viaggio in libero mercato, esistenti in tutto il Continente, con il diritto alla mobilità dei sardi. In realtà simili episodi sono la conferma di quanto sia importante tutelare la nostra continuità territoriale, capace di difendere gli interessi dei residenti nei confronti di un libero mercato sempre più aggressivo e non regolamentabile con gli attuali strumenti".
"Ma l'affermazione meno opportuna riguarda il fatto che questa sia la continuità territoriale promossa dalla giunta Todde - conclude Manca -. Lo abbiamo detto tante volte, ma evidentemente fa comodo dimenticarlo per fini squisitamente politici: abbiamo ereditato un Decreto del 2021, frutto di quanto concordato dalla Giunta precedente con il Ministero dei Trasporti e la Commissione Europea. Cosa ha fatto il centrodestra in più di due anni, dalla fine del 2021 fino alla primavera del 2024, quando noi siamo entrati in carica ritrovandoci a dover bandire nell'immediato una gara con il rischio di ritrovarci dopo solo sei mesi senza alcun servizio? Chi dice che sarebbe stato possibile modificare un decreto in così poco tempo o non conosce gli iter necessari o non è intellettualmente onesto. Delle due l'una. L'unica verità è che, consapevoli dei limiti e delle criticità del decreto, abbiamo responsabilmente deciso di bandire una gara di un solo anno per avere il tempo di concordare nuovi strumenti di legge in cui inserire criteri importanti come quello del tetto massimo per le tariffe, giusto per citare una delle possibili strategie per arginare il fenomeno delle tariffe incontrollate".