La Sardegna potrebbe diventare la prima regione italiana ad adottare una legge sul suicidio assistito, con l'obiettivo di farlo entro il 2025 come annunciato dal presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, e dai consiglieri del campo largo.

La legge 'Liberi subito', presentata a Cagliari dall'associazione Luca Coscioni e sostenuta dalla maggioranza, mira a stabilire procedure chiare e tempi definiti per garantire l'accesso alla morte volontaria medicalmente assistita, nel rispetto della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019.

"Già oggi - ha spiegato Marco Cappato, tesoriere dell'associazione - una persona può chiedere di essere aiutata a morire se è un paziente affetto da patologia irreversibile che provoca sofferenze insopportabili e tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale. Quello che manca sono regole e tempi certi per il servizio sanitario a dare risposte a queste domande. Oggi - ha poi sottolineato - è un giorno importante perché in Sardegna i consiglieri regionali di tutti i gruppi di maggioranza hanno sottoscritto la nostra proposta legislativa, ed è stato preso un impegno significativo: all'inizio del prossimo anno, l'Isola potrebbe diventare la prima regione ad approvare questa legge".

Secondo l'associazione Coscioni, questa iniziativa rappresenta un passo avanti per superare le lacune normative e organizzative che impediscono attualmente l'applicazione di un diritto già riconosciuto. Alla conferenza stampa erano presenti, insieme a Cappato, il presidente del Consiglio regionale e i capigruppo di maggioranza, oltre alle presidenti delle commissioni competenti e ad una consigliera comunale di Cagliari.